Less is more: per una spesa di qualità, pochi ingredienti ma giusti

01

Diffidare da liste di ingredienti lunghissime, magari scritte in dieci lingue. Abbandonate i cibi complicati dietro cui si celano misteri, dubbi, perplessità, codici di difficile interpretazione.
Affidatevi ad una, soltanto una, parola: essenzialità.
Il cibo che mangiamo deve essere semplice, realizzato con pochi e giusti ingredienti, facili da decifrare, comprendere e valorizzare. Ricordatevi che gli ingredienti devono essere riportati in ordine decrescente (da quello contenuto in maggiore quantità a quello in minore). E ogni qualvolta abbiate dei dubbi di fronte ad un prodotto ponetevi una domanda: quali ingredienti userebbe mia nonna se dovesse realizzare in casa un prodotto analogo? Userebbe per caso grassi vegetali o olio di palma nell’impasto di torte o biscotti, miglioratori di lievitazione e propionato di calcio nella produzione di pane e focacce, butil-idrossi-anisolo nel ripieno di ravioli e tortellini, ecc.?

Vediamo tre esempi di cosa dovremmo cercare nella nostra spesa:

ingr1_cr_d

Biscotti e merendine

Dipende ovviamente dalla ricetta, ma al primo posto deve esserci la farina. Diffidate dai dolci troppo dolci che mettono al primo posto lo zucchero. Tra gli altri ingredienti: uova, zucchero, burro (anche l’olio, purché sia dichiarata la tipologia, ad esempio di oliva, di girasole: diffidate dall’olio di palma e cocco), latte, lievito.
Insomma: 4-5 ingredienti al massimo

Ecco un esempio di merendina da evitare:
Zucchero, farina di frumento, oli e grassi vegetali non idrogenati, destrosio, uova, sciroppo di glucosio, cioccolato 2,5% (zucchero, cacao magro, burro di cacao), amido di frumento, zucchero di pera, albume d’uovo in polvere, tuorlo d’uovo, emulsionante: mono e digliceridi degli acidi grassi, aromi, addensante: adipato di diamido acetilato, latte scremato in polvere, antiossidante: lecitina di girasole, agenti lievitanti: carbonato acido di sodio – difosfato disodico, sale, proteine del latte, conservanti: sorbato di potassio – acido sorbico.

pizza_cr_d

Pizza

Fatta in casa o acquistata la base per una pizza buona e soprattutto digeribile (aspetto sempre più difficile) è la semplicità. Un impasto di farina di frumento (grano tenero o duro), acqua, sale, lievito di birra (nulla di più. Chi vuole può aggiungere un cucchiaio di olio extravergine). Insomma: 3-4 ingredienti al massimo


Ecco un esempio di base per pizza da evitare:
Farina di grano tenero tipo “0”, acqua, grassi vegetali, lievito, olio vegetale, sale iodato, zucchero, semolino di riso, amido modificato, correttore di acidità: difosfato disodico, agente lievitante: carbonato acido di sodio, proteine del siero di latte, paprica, proteine di soia idrolizzate, sciroppo di glucosio, estratto di malto d’orzo, zucchero caramellato.

 

ingr2_cr_d

Gelato

Anche in questo caso dipende tutto dalla ricetta che si vuole ottenere: un buon gelato deve contenere pochi ingredienti se si vuole esaltare il gusto originario. Prendiamo, ad esempio, il gusto pistacchio, da molti amati: latte fresco, pasta di pistacchio, uova, zucchero (eventualmente panna), farina di semi di carrube. Insomma: 4-5 ingredienti al massimo.


Ecco un esempio di gelato al pistacchio da evitare
:

Latte fresco pastorizzato scremato (Italiano), zucchero, panna (Italiana), sciroppo di glucosio, burro, granella di pistacchio (3,5%), latte scremato in polvere, granella di biscotto al cacao (2,3%) {farina di frumento, zucchero, burro, cacao [0,2% sul prodotto finito], margarina vegetale [olio vegetale, acqua, acidificante: acido citrico], sciroppo di glucosio, colorante: carbone vegetale, sale, agente lievitante: carbonato acido d’ammonio}; cacao, pasta di pistacchio (2%), tuorlo d’uovo, destrosio, pasta di cacao, pasta di nocciola (0,3%), zucchero caramellizzato, fibre alimentari, emulsionante: mono e digliceridi degli acidi grassi, addensanti: farina di semi di carrube – gomma di guar – carragenina, cacao magro, burro di cacao, coloranti complessi delle clorofilline con rame – caroteni misti, aromi.