Vini dell’Alto Adige e dell’Etna

Due territori tanto distanti quanto vicini, per l’eleganza e la freschezza dei vini che ne derivano. Due aziende familiari accomunate dall’amore per la propria terra.

Iniziamo il nostro viaggio dal nord Italia… I vini dell’Alto Adige rinviano a un’immagine di rigore ed eleganza. Questo territorio infatti è custode di un’antica tradizione vitivinicola che ha saputo negli anni rinnovarsi, mantenendo saldi i fattori di qualità e identità. Il tessuto sociale è rappresentato da migliaia di famiglie di viticoltori, contadini seri che mantengono ai vertici l’immagine e il valore della terra e del lavoro, anche grazie al contributo delle cantine sociali. In questo caso, vi raccontiamo la storia di una piccola cantina familiare indipendente, quella di Niklaserhof nelle figure di Dieter ed Evelin, insieme ai figli Michael, Maximilian e Niklas. Una bomboniera che ci piace per la semplicità e la spontaneità con cui conducono la loro attività quotidiana, fatta di rispetto per il territorio e per il bellissimo paesaggio della zona di Caldaro. I vini selezionati raccontano del loro impegno nell’esaltare la tipicità e l’armonia di questa valle.

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Spostiamoci al sud, precisamente ai piedi dell’Etna, in un luogo in cui fare il vino è quasi magia. In questo splendido territorio convivono in armonia aspetti e fondamenti unici al mondo: anzitutto i terreni lavici, esito di stratificazioni millenarie di colate dell’imponente e attivo “Iddu, la Muntagna”. Poi l’altimetria che arriva a sfiorare in certi punti i 1.200 metri sul livello del mare; e ancora, il ricchissimo patrimonio di vecchie vigne, tra i pochi territori ad ospitare vigne ultracentenarie. Si aggiunge la coltivazione di varietà eccezionali, come il nerello mascalese, il nerello cappuccio, il carricante, testimoni di una distintività di stile e di vini che discostano totalmente il vino dell’Etna dai vini di altri territori siciliani. Infine il connubio tra cultura contadina storica e l’interesse di tanti nuovi produttori emergenti.
La famiglia Scilio è testimone di una tradizione rurale in quel di Giarre da quasi due secoli. I vini qui proposti sono la testimonianza tangibile dell’eleganza dei vini etnei. Vini di montagna che regalo leggerezza e finezza di stile, opposto alle aspettative dei vini del sud. Un rosso, un rosato, un bianco, veri e propri biglietti da visita per scoprire questo incredibile territorio.

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Enoteca Cortilia

Il vino è un condensato di cultura, territorio, paesaggio, tecnica, conoscenza, storie di vita e di vigna. Ed è da questi valori che è partito il progetto Enoteca Cortilia, una piccola selezione di storie belle da raccontare, di un mondo del vino diverso e fuori da comune, fatto prima di ogni altra cosa di vini buoni da bere e buoni da pensare. Qualità, identità territoriale, attenzione all’ambiente e a pratiche viticole sostenibili: questa la sintesi della nostra idea di vino, un micro viaggio alla scoperta delle principali denominazioni, comprese le più inusuali e fuori da comune, e di etichette dall’ottimo rapporto tra la qualità e il prezzo.   

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Il nostro percorso comincia da ciò che ci sta intorno, con focus sulla città di Milano. Abbiamo selezionato una referenza di San Colombano al Lambro, la Doc Milanese dell’unica “isola collinare” meneghina. E’ tra questi micro rilievi che opera Antonio Panigada, un artigiano della sua terra, un contadino autentico che produce vini sinceri. Abbiamo selezionato un rosso, un bianco, un rosato e un passito: una carrellata per capire a fondo il valore di questo piccolo distretto vitivinicolo.

Si risale poi in Brianza, una zona su cui già da tempo abbiamo insistito: tra le terrazze di Montevecchia, in una zona di rara bellezza paesaggistica, la famiglia Crippa dell’azienda La Costa produce vini ottimi, di grande caratterizzazione. L’annata 2014, ci ha regalato il Vino, del quattordici, un rosso schietto, profumato, specchio fedele dal millesimo particolare.

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La Valtellina, area a forte tradizione dove vive una viticoltura estrema fatta di coraggio, passione e convivenza con un territorio di montagna terrazzato, dà spazio alla brillante avventura dei giovani vulcanici Birba e Faso, dell’azienda Dirupi. Proponiamo il Rosso di Valtellina Olé BIO, la primissima prova di vino BIO dell’azienda.

Le novità toccano anche un altro classico della Lombardia: la Franciacorta. Abbiamo selezionato l’azienda di Elisabetta Abrami, un nuova realtà che opera in biologico, con due etichette di grande fascino stilistico.

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Il Prosecco racconta dell’esperienza della famiglia Giol, un marchio sicuro e affidabile che da alcuni anni ha intrapreso la strada dell’agricoltura e della vitivinicoltura biologica con certificazione vegan.

Piccolo spazio è dedicato anche ad un grande territorio bianchista fuori dal coro. Parliamo dei Colli Tortonesi, rappresentati dall’azienda La Colombera. Il Timorasso, ma anche il Cortese sono le due etichette selezionate, frutto del rigore tecnico e dell’esaltazione di queste colline da parte della famiglia Semino.

Non possono mancare due distretti italiani imponenti per la produzione di grandi rossi. Siamo partiti con le Langhe, selezionando il Barolo di Simone Scaletta: una versione autorevole, di grande spessore ed eleganza. Siamo poi scesi in Toscana, tra le meravigliose colline del Chianti Classico. E’ qui che lavora Francesco Anichini, anima di Vallone di Cecione. Il suo Chianti Classico BIO è emblema di un’agricoltura pulita, sana, che guarda alla terra e alla tradizione con rigore e sincerità.