Pare che gli accessi ai siti di meteorologia di quest’anno, nell’illusione di trovare un richiamo alla frescura, abbiano raggiunto livelli mai visti prima. Complice il caldo atroce che ha colpito il mese di luglio e parte di quello di agosto e che ha messo in “ginocchio” un po’ tutti noi…. Ma non lamentiamoci. Godiamoci piuttosto questi ultimi giorni di sole e di bell’estate.
Cosa è stato invece delle nostre campagne? Proprio in questi giorni, siamo andati a visitare alcuni dei nostri agricoltori. Il caldo africano, in particolare i 42 gradi di luglio, ha lasciato un segno abbastanza significativo alle produzioni agricole, in particolare gli ortaggi.
Trascurando le zone che sono state persino vittima della grandine, le temperature record hanno inciso sulle produzioni che sono decisamente inferiori rispetto alle aspettative. Nello specifico, abbiamo visto che l’ortaggio per eccellenza, icona indiscutibile dell’estate, vale a dire il pomodoro, sia quello che più ha sofferto le difficoltà inflitte da Flegetonte, Nerone o Caronte. Il motivo è legato al fatto che molti dei fiori sono appassiti e caduti e impedito buona parte della fruttificazione.
Niente di così allarmante però, a parte un inevitabile rincaro. Il prodotto c’è e si gusta comunque nel pieno della sua stagione. Una nota positiva giunge, invece, proprio in questi giorni caratterizzati da temperature calde e buone escursioni termiche che garantiscono un prolungamento della nostra estate a tavola.
E quindi, evviva pomodori, peperoni, melanzane, pesche, meloni… Godiamoceli finché possiamo!