Cioccolato di Modica: perché è diverso dagli altri cioccolati

Modica, con il suo centro storico tardo barocco tra i più suggestivi della Sicilia (Patrimonio Mondiale Unesco), è anche la capitale del celebre cioccolato, risultato delle differenti contaminazioni culturali di questo straordinario territorio. Il cioccolato di Modica è infatti una testimonianza di derivazione Azteca, lavorato in maniera totalmente differente rispetto ai comuni cioccolati, a freddo, per preservare la naturalità del cacao e il suo sapore primitivo.

Ma vediamo nei dettagli la sostanza tecnica di questo cioccolato. Il cioccolato di Modica è molto diverso dai cioccolati comuni, con un gusto che lo rende vicino al sapore della sua materia prima e alle sue origini. Il motivo è legato alla tecnica già in uso nella civiltà azteca di macinare le fave di cacao sul metate, la pietra lavica ricurva che nelle comunità indigene serviva e serve ancor oggi a macinare il cacao, le spezie, il mais. Oggi ovviamente le aziende modicane si avvalgono di un supporto tecnologico che simula questo processo, ma il resto delle lavorazioni è rimasto immutato.

Altra particolarità è la lavorazione a freddo, escludendo la fase del concaggio; i semi del cacao vengono tostati e macinati fino a ottenere una massa di cacao omogenea, alla quale vengono aggiunti zucchero, aromi, spezie. Segue il riscaldamento a bassa temperatura (non superiore a 40°C) che permette di lasciare inalterati i cristalli di zucchero

Tra gli artefici di questa tradizione troviamo l’azienda Donna Elvira, tra i pochi nel territorio a lavorare secondo i principi del “from beans to bar”, partendo quindi dalle fave di cacao, ricercate alle origini, nelle migliori zone del mondo.