Stop alle merci e rialzo della benzina. E' il momento di passare alla filiera corta.

Le proteste degli autotrasportatori di questi giorni, legate soprattutto all’aumento dei prezzi del carburante, e i disagi che hanno provocato hanno portato agli onori della cronaca un tema da tempo dibattuto: l’opportunità di fare viaggiare la maggior parte delle merci su gomma.

La Confcommercio ha lanciato l’allarme sulle forniture alimentari: «Se la protesta dei tir non si interromperà – si legge in una nota- è serio il rischio che l’interruzione di forniture importanti per le imprese e la mancata distribuzione di prodotti di largo e generale consumo alimentare possa impedire alle famiglie di poter fare la spesa regolarmente già dalle prossime ore».

Anche la Coldiretti si è unita a chi mette in guardia rispetto ai rischi della mobilitazione degli autotrasportatori: secondo i coltivatori diretti, sarebbe in pericolo la spesa degli italiani, soprattutto per quel che riguarda i prodotti più deperibili, come latte, carne, frutta e verdura.

Sembra strano pensarlo: ma il sistema dei trasporti italiano – con l’86% delle merci che viaggia su gomma – espone i consumatori a rischi di questo tipo.

Come superare una simile fragilità? Un’alternativa c’è e passa attraverso un nuovo modo di fare la spesa: la spesa a Km0.

Comprare a filiera corta è la scelta migliore di questi tempi: Con quali vantaggi? In primo luogo una riduzione dei prezzi. La filiera corta prevede che il prezzo dei prodotti sia stabilito direttamente dai produttori agricoli, che entrano in contatto diretto con i consumatori. Tagliando ogni mediazione, i prodotti vengono venduti al giusto prezzo, non ricaricato di alcun margine da garantire agli intermediari né del costo di trasporto. La spesa a km0, inoltre, significa freschezza degli alimenti, scelti tra i prodotti di stagione provenienti esclusivamente dal territorio vicino, e rispetto per l’ambiente (meno viaggiano le merci, meno emissioni nocive per l’atmosfera vengono prodotte).

Insomma, la filiera corta è un beneficio non solo per il nostro portafoglio, ma per l’ambiente intero.