A dicembre Cortilia è al fianco di Fondazione Umberto Veronesi per supportare Gold For Kids, il progetto dedicato alla lotta ai tumori pediatrici.
Puoi contribuire anche tu al progetto Gold for Kids, scegliendo su cortilia.it i prodotti contrassegnati dal nastrino dorato: Cortilia donerà 1 euro al progetto a fronte dell’acquisto di ognuno di questi prodotti durante il mese di dicembre. Nella vetrina dedicata è anche disponibile il cesto natalizio Gold for Kids, una perfetta idea regalo solidale per le feste, con i prodotti d’eccellenza selezionati insieme agli esperti di Fondazione Umberto Veronesi. Per ogni vendita del “Cesto Gold for Kids – Cortilia per Fondazione Umberto Veronesi” verranno devoluti 5 euro al progetto.
Abbiamo anche realizzato il Gioco della Gallina sul numero di dicembre del nostro magazine “Ruspante”, un modo divertente per conoscere “segreti” degli alimenti più preziosi per il nostro organismo.
Se sei in questo articolo per trovare le risposte alle domande del Gioco della Gallina, le trovi cliccando qui:
Rob del Bosco Scuro è una delle nostre aziende di fiducia che coltiva ortaggi e frutta biologica nel mantovano. Abbiamo fatto due chiacchiere con Andrea per saperne di più.
Ciao Andrea! Parlaci della tua azienda.
Rob del Bosco Scuro nasce nel 1995 grazie a mio padre Roberto; ad oggi quasi tutti i componenti della famiglia lavorano in azienda. All’inizio i nostri ortaggi venivano richiesti soprattutto all’estero, dove iniziava a esserci richiesta di prodotti biologici; per fortuna con gli anni anche in Italia ha iniziato a prendere piede l’attenzione per il biologico e per la filiera corta.
Come vivete la stagionalità delle coltivazioni?
La stagionalità è alla base del nostro lavoro. Coltiviamo frutta e ortaggi biologici in campo aperto, cambiando di continuo durante l’anno le coltivazioni negli appezzamenti. Questo per voi è un invito a scoprire frutta e verdura diversa ogni stagione, a seconda del momento in cui la natura sceglie di farla maturare. Se si mangia di stagione e si apprezzano tutte le varietà degli ortaggi, non ci si annoia mai: quest’estate ad esempio abbiamo raccolto zucchine verdi, chiare, gialle, bianche, lunghe, tonde e ovali!
Adesso invece non vediamo l’ora di provare tutti i tipi di zucca che raccoglierai. Quali varietà ci offri quest’anno?
Quest’anno abbiamo la Delica Mantovana, perfetta per il ripieno dei tortelli mantovani e per il risotto; la Hokkaido rossa, di origine giapponese e ottima da arrostire in forno con la buccia; la zucca Butternut, molto versatile e perfetta da friggere, come vuole la tradizione romagnola; la zucca Violina, ottima per il risotto ma di solito è molto grossa, arriva anche fino a 6-8 kg; la Patisson bianca, delicata e particolare perché matura già in estate; la Honeynut, poco conosciuta perché piccolina, ma davvero dolcissima, compatta e con pochi semi; infine la Iron Cup, una zucca che si conserva benissimo anche 2-3 mesi dopo la raccolta, da mangiare anche a febbraio-marzo.
Tagliare la zucca è sempre complicato! Ci mostri come fare?
Certo! Ve lo mostro nei video a seguire.
Che cosa rappresenta l’agricoltura biologica per te?
Per me il metodo biologico è il metodo del buon senso e dell’equilibrio: non si tratta solo di applicare le regole del disciplinare, ma soprattutto di ascoltare la terra, osservare le piante, e di impostare un dialogo con la natura fino a trovare il giusto equilibrio. Penso che il tempo trascorso ad osservare le piante e ad ascoltarle sia il tempo meglio investito per un agricoltore. Con gli anni ho imparato che l’equilibrio e la sintonia con i ritmi naturali danno anche i risultati migliori per noi: è come se la terra ci ripagasse per averle portato rispetto. Peccato solo che il raggiungimento di questo equilibrio di solito avviene dopo moltissimi anni di lavoro, osservazione e tentativi, anche andati male: quando potrò dire di averlo raggiunto, sarà il momento di fermarmi e di insegnarlo alla prossima generazione, proprio come mio padre ha fatto con me!
Aspettando il magico momento della vendemmia, abbiamo fatto due chiacchiere con Giovanni di Cantine Losito, una bellissima realtà votata al biologico da vent’anni nel Gargano
Ciao Giovanni! Parlaci dell’azienda: di come è nata, dove si trova e chi ci lavora.
L’azienda di famiglia è stata fondata alla fine degli anni 1950 grazie all’intuizione di mio nonno Giovanni Losito, viticoltore che decise di credere nelle Terre del Gargano, nel nord Puglia, perché notò la compresenza di mari, monti, grandi estensioni di terreni fertili e di ottimo clima per la viticoltura di qualità. Mio padre Leonardo ha perpetrato la tradizione viticola familiare diventando anche enologo. La terza generazione è costituita da me, enologo, e mia sorella Aurelia che si occupa invece di esportare i nostri vini nel mondo. Oggi l’azienda consta di 60 ettari condotti in agricoltura biologica ed è gestita personalmente da tutti noi.
Che tipi di uva coltivate e che tipi di vini producete?
Avendo 60 ettari ci divertiamo ad avere diverse varietà d’uva che vinifichiamo singolarmente, a partire da quelle più tradizionali della zona come Fiano, Falanghina, Moscato, Primitivo, Negroamaro, Nero di Troia (in rosso e rosé), passando per Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Syrah, di stampo internazionale ma che inevitabilmente prendono le caratteristiche di questo territorio, rendendoli comunque unici. L’unico vino non monocultivar è il Falesia, un vino estivo composto da 50% Moscato bianco secco, 25% Fiano e 25% Falanghina, chiamato così in onore della Falesia, la roccia che caratterizza le coste del Gargano e che ha ispirato il design di tutte le nostre etichette con le sue linee semi-parallele.
Parliamo ora dell’evoluzione nel tempo dell’azienda. Ci sono state evoluzioni nei metodi di coltivazione e nella vinificazione? Quali tecniche antiche invece continuate a seguire?
Certo, abbiamo apportato innovazioni importanti! In vigna abbiamo abbandonato il sistema di coltivazione a pergola tipico pugliese a favore della spalliera, in modo da avere più qualità e sanità dell’uva; siamo passati al biologico 20 anni fa e cerchiamo di essere sempre più sostenibili grazie a pratiche antiche come l’inerbimento e la concimazione naturale con vinacce d’uva; in cantina le pratiche sono in continua evoluzione così da ottenere vini a più basso intervento possibile, al fine di eliminare o ridurre i coadiuvanti enologici, soprattutto la solforosa, ed ottenere vini vegan, cioè esenti da allergeni di origine animale. Ciò si ottiene prima di tutto lavorando al meglio in vigna, selezionando l’uva più sana e usando in cantina metodi fisici al posto dei chimici, al fine di rispettare le caratteristiche di ogni vitigno.
Giovanni Losito con suo padre Leonardo, il nonno Giovanni e la sorella Aurelia
Siete stati tra i primi nella zona a produrre vini biologici. Com’è nata questa idea e da quando lo fate? Tutti i vostri vini sono biologici?
Si, tutti i vini sono biologici certificati e vegan. L’idea di passare all’agricoltura biologica venne a mio padre nel 1997, ben prima che l’opinione pubblica fosse sensibilizzata sull’argomento. Egli cominciò a notare che il sapore delle uve non era più quello di una volta e quindi volle tentare una viticoltura meno intensiva e più naturale, complici le condizioni climatiche favorevoli del nord Puglia. Dopo pochi anni di prove, nel 2000 cominciammo l’iter di certificazione e da allora siamo sempre più convinti di questa scelta anche grazie ai diversi premi internazionali ricevuti sui vini.
Come sta andando l’annata? Come prevedi che sarà la vendemmia?
È un’annata abbastanza tranquilla nella nostra microzona, cioè le condizioni climatiche sono nella media, il classico clima caldo-arido ha tardato ad arrivare per fortuna, e ci sono state scarse piogge che da un lato hanno contenuto gli attacchi parassitari, dall’altro ci hanno costretto ad irrigare per evitare danni alle piante. La fioritura non è stata ottimale, risultando quindi in una produzione potenziale di uva contenuta, sicuramente a favore della qualità.
Come vivete il momento della vendemmia? Ci sono delle tradizioni, dei rituali, dei ricordi di famiglia legati a questo momento a cui tieni particolarmente?
La vendemmia per noi è frenesia! Cominciamo all’alba e rimbalziamo tra vigna e cantina per raccogliere, ricevere le uve e lavorarle subito per non perderne le caratteristiche peculiari. È anche un momento solenne in quanto la natura passa a noi la responsabilità di preservare e valorizzare la bontà delle uve che ha portato a maturazione. In quei momenti ogni azione e decisione riguardo il processo è fondamentale perché si riflette per anni nel vino, senza poter tornare indietro. Si sente quella pressione positiva di un genitore che vuole dare il meglio al proprio neonato.
Giovanni, i tuoi vini sono ottimi e molto particolari. In che modo il territorio e i vostri metodi incidono sul prodotto finale?
I nostri vini sono speciali perché provengono da una zona unica, a cavallo tra il Tavoliere delle Puglie e le Terre del Gargano, quindi con influenza di mari e monti; inoltre ci mettiamo del nostro dalla vigna alla cantina con le nostre competenze ed esperienza di tre generazioni, rispettando l’ambiente e le potenzialità dei vini.
Adesso passiamo all’assaggio. Come consigli di degustare e abbinare i tuoi vini? Qual è il tuo preferito?
Per quanto riguarda i bianchi Falanghina e Fiano, consiglio di servirli non troppo freddi. Essendo entrambi parzialmente macerati sulle bucce ed affinati sui loro stessi lieviti si prestano a pietanze più impegnative, anche grazie alla loro spiccata mineralità. Il Fiano si abbina bene a pesce cotto sotto sale, grigliate di pesce e formaggi erborinati; il Falanghina è più adatto su pesci più “carnosi” come tonno e pesce spada, o formaggi mediamente stagionati.
Un consiglio per degustare i rossi Nero di Troia e Primitivo: apriteli, versatene un po’ nel calice, ed attendete 15 minuti prima di degustarli. Sono due rossi senza residuo zuccherino, secchi, quindi adatti ai pasti: il Primitivo è consigliato su piatti a base di manzo, il Nero di Troia con piatti più rustici, a base di maiale o carni speziate. Non riesco ad avere un preferito, i nostri vini sono tutti nostri figli curati con amore, ma posso dire di essere molto orgoglioso dell’eleganza del Fiano e dei sentori inusuali del Nero di Troia.
Se vuoi saperne di più e interagire con Giovanni di Cantine Losito, non perdere la diretta Instagram sul nostro profilo giovedì 30 luglio alle 18:00.
A settembre torna l’Aperitivo Agricolo in compagnia dei nostri agricoltori!
L’Aperitivo Agricolo con il produttore piemontese Fusero del 31 agosto
Ogni sabato nel nostro store all’interno di Mercato Centrale Torino a partire dalle 17, ti aspettiamo con un produttore diverso ogni volta. Potrai fare tutte le domande che hai sempre sognato di fare direttamente al produttore sugli ortaggi, sulla frutta, sui formaggi, sui salumi e sui vini che assaggerai.
Inizia settembre, il mese del ritorno alle buone abitudini. Chi torna al lavoro, chi comincia la scuola, chi si iscrive in palestra, chi riprende corsi e progetti lasciati a metà.
E se sei fan di Cortilia, tornare alle buone abitudini ti premia! Per tutto il mese di settembre, fai incetta di prodotti sani e genuini e partecipa alla nostra operazione a premi “Cortilia & Vinci“.
Se effettui almeno 4 spese del valore minimo di 59€, riceverai bellissimi libri di cucina scelti da noi per farti divertire ai fornelli con nuove ricette. Ecco i premi in palio!
PREMIO 1
LUNCH BOX, L’Ippocampo Edizioni In regalo con 4 spese effettuate nel mese di settembre ognuna dal valore minimo di € 59,00.
PREMIO 2
LUNCH BOX + CEREALI NEL PIATTO, L’Ippocampo Edizioni In regalo con 4 spese effettuate nel mese di Settembre* ognuna dal valore minimo di € 79,00.
PREMIO 3
LUNCH BOX + CEREALI NEL PIATTO + TARTINE E CROSTINI, L’Ippocampo Edizioni In regalo con 4 spese effettuate nel mese di Settembre* ognuna dal valore minimo di € 99,00
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