Asparagi Rosa di Mezzago – Un’eccellenza locale

asparagi rosaNella foto: gli Asparagi Rosa di Mezzago ricevuti da una nostra utente

Gli asparagi sono gli indiscussi protagonisti della primavera. Quelli Rosa di Mezzago, comune brianzolo non lontano da Milano, sono una rara eccellenza locale. Prodotti da una piccola rete di produttori, si distinguono, oltre per la limitata produzione, per essere unici, per via dell’apice rosato e soprattutto per la tenerezza e il gusto.

La coltivazione dell’Asparago Rosa di Mezzago rappresenta una peculiarità di assoluta eccellenza del comparto agricolo di Monza e Brianza.
E’ il terreno argilloso con particolare presenza di minerali ferrosi a fare dell’Asparago Rosa di Mezzago un prodotto unico e pregiato. Tali condizioni, infatti, regalano agli asparagi coltivati a Mezzago un colore caratteristico e peculiari qualità organolettiche: si presentano con apice rosato e la parte rimanente completamente bianca.

La tradizione della coltivazione dell’asparago su questo territorio risale ai primi decenni del secolo scorso. Purtroppo, però, negli anni lo spazio dedicato a questa coltura era andato via via ridimensionandosi e solamente intorno al 2000 è stato avviato un progetto volto  alla reintroduzione della sua coltura. Nel coso degli ultimi anni gli sforzi impegnati a riscoprire l’antica tradizione hanno raggiunto l’obiettivo di rinnovare la proposta di questa coltura d’eccellenza.
Non ultimo, il rinnovato interesse per questo settore ha permesso di creare un esempio di agricoltura periurbana di pregio in grado di preservare il territorio, arginare la dilagante cementificazione e favorire la relazione tra produzione e consumo di cibo a dimensione locale.

Conosci gli asparagi?
Ora o mai più. Gli asparagi sono un prodotto che la natura regala solamente in Primavera, di cui è bene approfittare finché son disponibili. Il loro consumo, infatti, è consigliato per le loro proprietà benefiche. Contengono, infatti, vitamine (gruppo B, PP, A, C), fosforo, calcio, potassio, manganese e nitrati. Hanno notevoli proprietà diuretiche e depurative, ma sono anche ricchi di acido urico, per cui è sconsigliato il consumo eccessivo a coloro che soffrono di cistite, gotta e infiammazioni ai reni.


Come li cucino?

Gli asparagi sono un prodotto molto versatile che si prestano a moltissime preparazioni in cucina.

Il grande classico in cucina con cui preparare questo prodotto è il risotto.
Per preparalo occorre lavare e pulire gli asparagi eliminandone la parte finale più dura e mettendo da parte la punta. I gambi, tagliati a rondelle, andranno messi in un tegame e lasciati appassire con un po’ di soffritto. Quindi aggiungetevi il riso e sfumate con il vino. Procedete poi a cuocere il riso ad assorbimento aggiungendo il brodo pian piano. Poco prima di spegnere il fuoco aggiungetevi le punte di asparago. Infine spegnete il fuoco e fate mantecare con un po’ di burro.

Altra classica preparazione degli asparagi è quella classica, in umido, che spesso li vede abbinati alle uova.

Come prima cosa occorre sempre procedere lavando gli asparagi ed eliminare la parte finale del gambo. Legateli a mazzetti e immergeteli per 1/3 in acqua fredda salata e procedete alla cottura per circa 30/40 minuti dall’ebollizione. Nel frattempo cucinate le uova al tegamino, strapazzandole all’ultimo momento. Deponete le uova su un piatto su cui avrete precedentemente adagiato gli asparagi. Aggiustate di sale e pepe e spolverate con abbondante parmigiano.

L’alternativa potrebbe essere quella di preparare delle omelette da farcire con asparagi  formaggio.

In alternativa, dopo aver fatto cuocere gli asparagi e averli scolati e appoggiati sul piatto di portata è possibile condirli con uova sode, sgusciate e tritate con il prezzemolo, condendo il tutto con un filo d’olio.

Infine una ricetta che è una vera chicca: dopo aver cotto gli asparagi secondo il classico modo ad immersione fateli raffreddare. Quindi divideteli a mazzetti da 5 asparagi e avvolgete ciascun mazzetto in 4 fette circa di pancetta. Fateli dorare in padella e serviteli ben caldi.