Come conservare correttamente frutta e verdura

Imparare a conservare frutta e verdura in frigorifero è importante perché, evitando il deperimento precoce degli alimenti, è possibile gettare via meno cibo guasto e ridurre, di conseguenza, lo spreco alimentare.

Uno dei fattori determinanti per la conservazione è la temperatura: questa, all’interno del frigo, non è uguale in tutte le zone e, saper distinguere le zone più o meno fredde, permetterà una migliore conservazione degli alimenti. Ad esempio, nelle zone più fredde (quelle sopra i cassetti) è buona norma conservare gli alimenti che deperiscono in minor tempo come carne o pesce. Frutta e verdura possono essere invece riposte negli appositi cassetti che, tuttavia, non sempre riescono a contenere tutto il quantitativo. Si può quindi sistemare frutta e verdura a partire dai piani alti, nelle zone meno fredde, e gradualmente a scendere.

Altro fattore importante sono i contenitori dove vengono conservati gli alimenti. Ad esempio è meglio evitare i sacchetti di plastica in quanto, favorendo la formazione di umidità e condensa, agevolano il deperimento gli alimenti. Da preferire invece sacchetti di carta (che limitano la formazione della condensa) e contenitori o barattoli di vetro.

Infine è sempre buona norma non acquistare quantità eccessive di frutta e verdura (soprattutto nella stagione calda estiva) per non farle guastare in poco tempo. Un frigo colmo impedisce infatti il passaggio dell’aria tra gli alimenti favorendone il deperimento.

Conservazione fuori dal frigo

La maggior parte delle verdure vanno conservate in frigo fino al momento del consumo, altre invece si deteriorano prima ed è meglio lasciarle a temperatura ambiente come ad esempio patate, aglio e cipolle. Di seguito qualche consiglio utile per gli alimenti da conservare fuori dal frigo.

Patate: a contatto con il freddo producono più velocemente la solanina, una sostanza tossica che le fa diventare verdi. Anche la luce attiva velocemente la solanina, perciò è bene conservarle in luogo fresco e buio. 

Aglio e cipolla: non vanno messe in frigo perché il freddo e l’umidità accelerano la loro germogliazione.

Pomodori: la temperatura fredda del frigo ne blocca la maturazione per qualche giorno, cambiandone inoltre sapore e consistenza. L’ideale è conservarli fuori dal frigo, in questo modo la loro durata è di circa 4/5 giorni.

Erbe aromatiche: la temperatura fredda del frigo tende a farle afflosciare quindi è bene tenerle fuori frigo a mollo in un vaso di vetro.

Conservazione in frigo

Verdure a foglia verde: devono essere pulite eliminando le foglie esterne danneggiate. Da lavare e tagliare solo al momento del consumo possono essere, in alternativa, cucinate e conservate per qualche giorno in contenitori di vetro con chiusura ermetica.

Insalata: si può lavare e conservare avvolta in un panno pulito e umido. Se le foglie dovessero un po’ afflosciarsi basta metterle a bagno una decina di minuti in acqua fredda per fargli riprendere vigore.

Asparagi: occorre tagliare qualche centimetro del gambo (la parte bianca) e riporli con la punta in su in un vaso con dell’acqua, come se fossero un mazzo di fiori. In questo modo si conserveranno per 4/5 giorni. Lo stesso metodo di conservazione vale anche per la rucola.

Carote: anche se sono radici resistenti possono ammuffire a causa di un’eccessiva umidità all’interno del frigo oppure diventare amare quando vengono messe a contatto con alimenti che producono etilene (ad es. mele e banane). Possono essere sbucciate, tagliate a bastoncini e conservate in un barattolo di vetro con chiusura ermetica interamente coperte di acqua per qualche giorno così da essere sempre pronte al consumo.

Zucchine e melanzane: appassiscono in fretta, quindi è buona norma non tenerle per più di 4/5 giorni in frigo e consumarle nel più breve tempo possibile.

Mele e banane: sono frutti che si definiscono “climaterici” in quanto producono l’etilene, un ormone responsabile della maturazione e prodotto in quantità variabile da tutti i vegetali. Mele e banane producono un gran quantitativo di questa sostante ed ecco il motivo per cui fanno maturare più in fretta tutta la frutta e la verdura che viene posizionata vicino a loro. Al contrario i frutti “non climaterici” invece sono quelli che producono poco etilene (fragole, agrumi, frutti di bosco, cetrioli, uva, peperoni, zucca, etc).