Il Bio è un mondo infinito, attuale, controverso attorno a cui si spendono parole, fatti, iniziative di ogni sorta. Per Cortilia, è sempre stato un settore di grande interesse, a cui abbiamo guardato e guardiamo con la giusta dose di senso critico e passione.
Bio per noi significa prima di tutto rispetto: rispetto per la terra, per i territori, per chi lavora e vive la terra. Significa, inoltre, maggiore integrità delle materie prime, ma anche del paesaggio. Significa miglior coinvolgimento emotivo tra gli agricoltori e la madre terra che ospita le loro produzioni e la vita di tutti noi. Significa un’agricoltura più pulita che abbandona la chimica a favore di una maggiore sostenibilità ambientale. Bio è anche certificazioni, leggi, normative, controlli e tutta una zavorra di burocrazia che talvolta ostacola le buone intenzioni di tanti piccoli-medi agricoltori. Bio è anche una costola del settore industriale del cibo, divenuta di interesse anche per le tante imprese che operano secondo logiche di produzione massificata, dove perde i connotati ideologici e diventa una mera opportunità di mercato. Insomma, il Bio è tante cose: visioni, punti di vista, approcci, talvolta opposti e controversi, ma che in un caso o nell’altro contribuiscono a dare vitalità e popolarità a questo settore.
Per dare credo al Bio, abbiamo rafforzato l’offerta di prodotti ortofrutticoli da agricoltura biologica, grazie al coinvolgimento all’interno del nostro paniere della Cooperativa Aretè. Si tratta di una cooperativa sociale a servizio delle persone e dell’agricoltura biologica. Questa la sintesi di uno dei più virtuosi e concreti progetti italiani che si occupa di promozione e reinserimento sociale e lavorativo di persone “disagiate” per conto e in collaborazione con enti e istituzioni sanitarie locali. Aretè sostiene il lavoro attraverso la divulgazione, la produzione e la commercializzazione di ortofrutta biologica. Attorno alla cascina, in quel di Torre Boldone, l’azienda coltiva insalate e ortaggi a foglia, che si affiancano a produzioni locali e nazionali selezionate da aziende e cooperative agricole secondo un canale diretto e partecipato.
Qualche approfondimento sui prodotti BIO della Cooperativa Aretè: in generale i prodotti bio sono più vulnerabili e suscettibili in quanto è escluso l’impiego nell’ambito del ciclo produttivo di prodotti di sintesi che possono avere effetti migliorativi sulla conservabilità e la tenuta del prodotto. Con questo non significa che i prodotti da agricoltura bio non siano trattati e siano abbandonati al loro destino. I trattamenti anche in agricoltura bio si fanno e sono fondamentali per difendere le piante e le colture dai rischi a cui sono sottoposte. Tali trattamenti si rifanno a prodotti ammessi dall’agricoltura bio, quindi con possibili effetti minori in termini di efficacia, specie di fronte a colture molto delicate e a condizioni meteo particolari.
Ed è così che si spiegano possibili disomogeneità sui frutti bio di questa stagione (nespole, fragole) che per via del divieto di far uso di fungicidi e antimuffa possono apparire meno brillanti e perfetti come i cugini provenienti da agricoltura convenzionale. Da qui l’importanza di sapere conoscere il settore bio e apprezzarlo per quello che è, inclusa quella inevitabile dose di imperfezione.