Beviamoci la frutta!

pesche

L’estate è il mese dell’abbondanza. Verdura a più non posso, alberi stracarichi, frutta a go go… Tutto un Ben di Dio che spesso si fa fatica a gestire. Da qui l’inventiva contadina di trasformare il tutto in conserve e trasformati.

Succhi, nettari, polpe sono un esempio riuscito di ciò che il macro mondo della frutta può dare. Squisite bevande di grande valore che rappresentano una soluzione ideale per godere delle virtù nutrizionali della frutta. Un mondo, come si sa, che è pieno di soluzioni molto spesso mediocri e di bassa qualità.

Il mondo Cortilia, invece, propone artefatti di altissimo livello qualitativo, realizzati a partire da frutta biologica di prima qualità a cui è aggiunta poca acqua e un briciolo di zucchero. Zero compromessi, dagli aromi artificiali, a coloranti e conservati. Niente frutta essiccata, concentrata. Solo essenzialità.

smoothieMa facciamo un po’ di chiarezza per meglio avventurarsi in questo mondo.

Col termine succo di frutta si identifica il prodotto risultato della sola spremitura di frutta. Il succo di frutta è sempre 100% frutta, senza zuccheri e acqua aggiunte. Non tutti i frutti, ovviamente, si adattano alla produzione di succhi di frutta, per via della consistenza. I succhi di frutta più comuni sono quelli di mela, ananas e arancia. Un esempio? Il succo di frutta di mele antiche BIO del Frutto Permesso

E’ bene tener presente che dietro a questa dicitura ci sono anche prodotti realizzati partendo da frutta concentrata, disidratata in cui viene ricostruita la composizione del frutto originaria aggiungendo l’acqua.

Lo zucchero può essere inserito solo eccezionalmente e comunque andando a specificare in etichetta la dicitura “zuccherato”.

Altra tipologia è il nettare di frutta, in cui la percentuale di frutta è inferiore per via dell’aggiunta di acqua e zucchero. Aggiunte che non devono essere demonizzate per definizione. Occorre considerare che la polposità di alcuni frutti non consentono la spemitura in purezza, quindi l’aggiunta di acqua è inevitabile per la riuscita per prodotto. Fondamentale è leggere la percentuale (minimo 50%). Generalmente, il nettare di frutta, viene anche chiamato “succo e polpa”. Un esempio? Il succo e polpa di albicocche BIO del Frutto Permesso