Ora fa caldo e l’estate è vicina… In terrazzo, in giardino, ovunque vogliate, questo è il tempo ideale per le grigliate in compagnia.
Ecco qualche suggerimento per passare dalla padella alla brace
Fuochi, fiamme, carbonella, barbecue, forchette, forchettoni, tagli: il vocabolario è ricco e articolato. Che si tratti di un hamburger, di una fetta di pane o di un asado argentino, piuttosto che di un peperone appena raccolto, la cottura alla griglia è una tecnica che bisogna conoscere. Importante, in particolare, la gestione del fuoco che deve essere coordinata con sapienza e attenzione, per evitare che l’alimento bruci e raccolga sostanze dannose oppure rimanga dura e poco cotta.
Partiamo dalla temperatura: il calore deve essere inversamente proporzionale alle dimensioni dell’alimento. I pezzi piccoli dovranno pertanto essere cotti a calore forte e velocemente, mentre i pezzi più grandi dovranno invece essere cotti a calore debole e più lentamente.
Sale, spezie e erbe aromatiche: il profumo del cibo cotto alla griglia crea già acquolina. Non annientatelo coprendo l’alimento di sale. Usatene poco e preferite un mix di spezie e erbe aromatiche. Sul sale ci sono tante teorie: prima, dopo, durante? l’importante è non salare con troppo anticipo: l’alimento perderebbe i liquidi e diventerebbe una suola secca.
Piastra o griglia? sta a voi decidere, in base a quello che avete in casa. Per organizzare una grigliata non serve munirsi di attrezzature e kit da concorso. Se invece dovete partire da zero, suggeriamo una piastra in pietra ollare: una soluzione ideale anche per garantire una cottura più sana.
Marinatura sì o no? Sta a voi anche in questo caso. Una marinatura fatta con acqua, vino, aglio, aromi, fette di limone, ma anche esotici come zenzero, cumino, è ideale per le carni bianche. Aiuta a intenerirle e a dare gusto. Maiale e manzo meglio gustarli nature.
E in ultimo la creatività: date spazio agli accostamenti e ai cibi più insoliti. La cottura alla griglia può esaltarli e valorizzarli.