Non han mai fatto male due fette di salame… Sulle note di questo simpatico ritornello diciamo: Evviva il Salame! Questo straordinario prodotto alimentare è l’essenza della cultura contadina, simbolo della dispensa, della conservazione e dell’arte norcina, emblema dello storico detto popolare “del maiale non si butta via niente”. Un artefatto affidato alla sapienza di artigiani e trasformatori che mescolano pochi ed essenziali ingredienti e al tempo, alla pazienza di saper aspettare. Il salame è anche prodotto dell’industria, divenuto un accessorio alimentare dall’infinito confine merceologico proposto in forme, formati, gusti e qualità molto variegate.
“Una cultura del salame” non può prescindere dal conoscere la filiera, indagare sul processo produttivo, sapere cosa c’è dietro e dentro a questi appaganti involucri ripieni.
Tutto parte dalla carne, o meglio dall’animale, sua maestà il maiale, da come è stato allevato, nutrito e ingrassato. Non ne vogliano gli amici vegetariani, ma solo animali felici, ben alimentati, senza forzature e curati dalla prima all’ultima fase del processo produttivo,
possono renderci omaggio di una grande materia prima. Segue poi il tempo, l’arte dell’attesa, il processo di trasformazione che ad opera di sale, spezie, muffe, batteri e microrganismi vari contribuisce alla rifinitura del capolavoro.
Da qui nasce la proposta di Cortilia, di raccogliere e raccontarvi solo salami artigianali realizzati con cura da protagonisti della gastronomia locale.
Un invito a testare, tra merende spezzafame, panini immortali, antipasti golosi e cene conviviali, la cultura norcina locale.