La stagione dell’olio extravergine non finisce mai!

Di questo eccezionale oro liquido non c’è mai da stancarsi, non fosse altro per le virtù infinite di questo prodotto, icona della cultura mediterranea. Partiamo da un po’ di chiarezza. L’extravergine d’oliva, ben diverso dall’olio d’oliva o da tutti i derivati, è il risultato dalla sola pressatura meccanica delle olive. Nessun solvente, nessuna operazione di disacidificazione, correzione o quant’altro. Ovviamente a definire la qualità di un buon extravergine sono le olive di partenza, che devono essere sane, coltivate in zone ad alta vocazione, raccolte al perfetto stato di maturazione e frante entro poche ore dalla raccolta.

Di extravergini di qualità in Italia ce ne sono infinite varianti, in funzione del territorio, delle cultivar, della sapienza e della cultura locali. Abbiamo deciso di raccontarvi l’olio dell’azienda Vulcano, una realtà biologica della Calabria. Abbiamo scelto una versione bilanciata e perfetta per comprendere le caratteristiche dell’azienda. 

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Quest’olio biologico è frutto della selezione attenta di diverse cultivar: carolea, coratina, dolce di Rossano, nocellara e tondino. Ha un colore giallo-verde e presenta un gusto armonioso dato dalla combinazione delle caratteristiche delle diverse cultivar.

Alberto Cassani un “nuovo contadino”

E’ tornato Alberto Cassani, il giovane agricoltore di Sedriano, alle porte di Milano.
Da qualche giorno è possibile infatti acquistare su Cortilia alcuni dei suoi prodotti selezionati da agricoltura biologica.

Alberto è un cosiddetto “nuovo contadino”, con un curriculum autentico e intrigante, fatto di una laurea in architettura ambientale e diversi anni di esperienze nel campo progettuale.
Nel 2009, la passione per la terra, il bisogno di contribuire a risollevare socialmente l’agricoltura locale e l’interesse profondo verso un approccio agricolo pulito e sostenibile a sostengo del proprio territorio, lo portano a credere in questa nuova avventura. Crea la sua azienda agricola che non a caso porta il suo nome, e inizia un percorso, intimo e collettivo, che lo porta a considerare, valorizzare e interrogarsi sulla figura stessa di agricoltore in cui è entrato a far parte. Con spirito critico e voglia di sperimentare, adotta fin da subito le pratiche dell’agricoltura biologica, bandendo categoricamente prodotti di natura chimica (l’azienda è certificata biologica ICEA dal 2009) e approfondendo in parallello le teorie dell’agricoltura biodinamica.

L’azienda produce ortaggi nei propri terreni di Sedriano e Corbetta e da un paio di anni ha anche investito in un progetto di sostegno agricolo in Abruzzo, dove Alberto, in collaborazione con alcuni agricoltori locali, produce tutto ciò che non si produce nella zona milanese, vale a dire legumi, carote e altri ortaggi.

La forza di Alberto è anche sostenuta dalla famiglia che è artefice di una produzione di trasformati di verdura, quali vellutate, mix per minestroni, sughi pronti e in particolare in uno straordinario dado da cucina – diventato il vero biglietto da visita dell’azienda.

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La Pasqua tra gusto e leggenda

Ci siamo… eccoci a marzo il mese della primavera e quest’anno anche della Pasqua. Abbiamo pensato di prepararci al rito e alla simbologia di questa ricorrenza con il verso giusto. In collaborazione con i nostri amici artigiani, abbiamo selezionato alcuni prodotti e eccellenze.

Partiamo dal dolce per antonomasia, vale a dire la colomba. E lo facciamo con qualche riga di aneddoto e storia di questo prodotto. Di leggende se ne trovano diverse: ne abbiamo scelte due.

La creazione della Colomba pasquale pare essere legata al tempo di Federico Barbarossa e della Lega di Comuni lombardi (XII secolo). L’idea sarebbe nata ad un condottiero del Carroccio che, osservando durante la battaglia due colombi posarsi sopra le insegne lombarde, decise d’infondere ai suoi uomini il nobile spirito di quegli uccelli, facendo confezionare dai cuochi dei pani a forma di colomba.

Un’altra leggenda si rifà invece alle vicende di Alboino, re longobardo del VI secolo ai tempi dell’assedio barbarico di Pavia. Dopo ben tre anni di battaglie arso da un forte desiderio di vendetta, Alboino riuscì a entrare in città, alla vigilia della Pasqua del 572. Ma secondo una leggenda, la città fu salva per uno stratagemma di un vecchio pasticciere. Questo offrì al re un dolce a forma di colomba come simbolo di pace, così buono e invitante che costrinse il sovrano a una promessa: “Pace sia e rispetterò sempre le colombe simbolo della tua delizia”. Quel dono presentato ad Alboino, nascondeva però un sottile inganno. Infatti, quando il re prese ad interrogare le fanciulle, che gli erano state regalate in segno di sottomissione, domandando a ciascuna il proprio nome, scoprì che rispondevano tutte a quello di “Colomba”. Alboino comprese il raggiro che gli era stato giocato, ma rispettò lo stesso la promessa fatta, salvando sia la popolazione dalla sua vendetta sia le ragazze dalla sua bramosia sessuale.

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Leggende a parte, ciò che conta è la sostanza delle proposte dei nostri artigianali pasticceri, ciascuno impegnato nel promuovere la propria idea di questo straordinario dolce pasquale con personalità e senso di identità.

Colomba classica di Massimo Grazioli: un inno alla tradizione pura e semplice, un artefatto eccellente preparata con lievito madre di produzione propria e materie prime di altissima qualità, il cui impasto viene lasciato lievitare per 12 ore, rimpastato e fatto nuovamente lievitare per una notte intera.

Colomba al cioccolato di C’era Una Torta: una new entry in “casa Cortilia”, l’interpretazione in chiave golosa dell’arte della pasticceria di Valentina Meda. Realizzata con cioccolato fondente di primissima categoria e le migliori mandorle siciliane: da non perdere!

Colomba all’olio extravergine d’oliva BIO: un’alternativa con qualcosa di speciale, ovvero l’olio extra vergine di oliva, che la rende particolarmente leggera. La Colomba Evvivo è preparata artigianalmente utilizzando esclusivamente lievito madre, con oltre 32 ore di lievitazione, farina di frumento con germe integrale macinata a pietra. Il tutto da agricoltura biologica.

La Pasqua di Cortilia non può non prevedere anche l’assortimento di cioccolato… tra questi l’uovo di Pasqua firmato Passion Cocoa in versione al latte o fondente e dei gustosi ovetti e coniglietti ripieni di cioccolato.

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Scopri la speciale selezione che abbiamo scelto per l’occasione: clicca qui

Un Parmigiano unico al mondo!

Il Parmigiano Reggiano è il Re dei formaggi italiani? Diciamo di sì, non fosse altro per la sua popolarità, per la sua connotazione geografica, per la sua tecnica di produzione distintiva, per la sua indiscutibile bontà.… ma cosa succede quando, a queste virtù, si somma una produzione biologica, fatta in montagna, con latte della razza antica Bianca Modenese?

Succede quello che è di casa al Caseificio Santa Rita, la cooperativa di Parmigiano Reggiano Biologico di Montagna di Razza Bianca Modenese Presidio Slow Food.

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Una realtà esclusiva nel senso vero del termine. E’ l’unica al mondo a portare avanti il progetto di sostegno della biodiversità della razza locale, secondo i dettami dell’agricoltura biologica. Il Parmigiano che ne deriva, infatti, è l’unico di Razza Modenese ad avere il sigillo BIO.

Ma quanto se ne produce?
Una sola forma al giorno per 365 giorni all’anno.

Perché è un Presidio Slow Food?
Perché questo Parmigiano è prodotto da latte di una razza antica a rischio di estinzione. Parliamo della Bianca Modenese, un animale storicamente impiegato nel territorio che è stato poco a poco soppiantato dalle classiche frisone che producono molto di più. Acquistare questo Parmigiano, quindi, significa sostenere la biodiversità animale del Modenese, nonché apprezzare il gusto distintivo di un latte più saporito.

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Frullati di frutta… frutta all’ennesima potenza

Frutta, frutta e solo frutta. Nessun compromesso nella realizzazione di questi straordinari trasformati di frutta, realizzati con passione e professionalità dall’azienda Frutto Permesso, la nostra cooperativa piemontese di frutta di fiducia.

Partiamo dal nome. Anzitutto stiamo parlando di Frullati e non di Nettari o Bevande a base di frutta. Cosa c’è dietro a questa differente denominazione? Un gioco di parole, un richiamo di marketing per attrarre i consumatori? No! Solo sostanza e tanta verità. Parliamo di frutta, quindi niente acqua, niente zucchero, nulla di diverso da pomi e doni della natura coltivati, per giunta, secondo i dettami dell’agricoltura biologica.

Ma come è possibile trarre da una pesca o da un’albicocca un prodotto che si possa bere e che non abbia la consistenza di una marmellata senza aggiungere un po’ di acqua? Ecco il trucco de Il Frutto Permesso! Usare al posto di acqua e zucchero dell’ottimo succo di mela, estratto da mele biologiche piemontesi. Ed è così che da questa combinazione di gusto e salute che nascono questi due straordinari prodotti. Eccoli qui, pronti per voi.

Frullato di pesche con mele BIO (clicca sulla foto)

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Frullato di albicocche con mele BIO (clicca sulla foto)

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