Su Cortilia è arrivato il pesce di mare!

Una piccola grande rivoluzione è compiuta! Da qualche giorno è arrivato su Cortilia il pesce fresco di mare, una novità straordinaria che animerà la spesa di tutti i giorni. Abbiamo selezionato non un pesce qualunque, ma qualcosa di unico che parla il linguaggio del Nostro Mare e della più fine cultura ittica. Siamo andati a sceglierlo in quello che, senza retorica, è considerato uno dei più importanti mercati del pesce nazionale, il mercato ittico di Milano, dove da un po’ di anni, il simpatico Alex Vagnoli è portavoce di una produzione eccezionale.

Il suo progetto – Amo, il mare a Milano – parla del mare nel senso più vero del termine, in quanto è l’unico produttore che opera e lavora il pesce attraverso l’uso esclusivo di acqua di mare microbiologicamente pura proveniente dal mare di Puglia. Questa grande innovazione permette di poter ricavare un prodotto distintivo, trattato e depurato nel migliore dei modi.

Siamo sicuri di averti fatto venire l’acquolina in bocca! Ecco un ulteriore assaggio.

Cozze
Il mollusco per antonomasia, l’ingrediente indispensabile per realizzare i piatti delle nostra ampia cultura mediterranea. Si tratta di mitili raccolti da fidati allevamenti italiani, quindi depurati attraverso l’uso esclusivo di acqua di mare microbiologicamente pura.

Branzino fresco
L’eccezionalità non ha limiti! Eccone una prova: questo branzino – di circa 1 chilo! – è il risultato di una lavorazione ineccepibile. Si tratta di pesce allevato in Italia secondo i canoni dell’allevamento estensivo, quindi trasferito vivo in vasche contenenti acqua di mare microbiologicamente pura

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Un sorso di Brianza

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Sono tornati i vini de La Costa e ne siamo felici! Siamo felici, ancora una volta, di potervi raccontare di questo inusuale e spettacolare territorio alle porte di Milano. Siamo in Brianza, quella dipinta per la produttività delle sue industrie e per il paesaggio non solito alle rappresentazioni da cartolina. Ma la Brianza non è tutta così. Claudia, Clara con i genitori Mirna e Giordano ne sanno qualcosa. Insieme, armati di entusiasmo, sorriso, voglia di mettersi in gioco, visionarietà hanno accolto la sfida di rilanciare l’immagine di questo territorio, in particolare delle fascinose colline di Montevecchia. Il loro progetto agricolo è stato da stimolo per la nascita di tanti altri ed è così che il territorio si è animato e si sta animando di nuove aziende agricole di qualità. La Costa, oltre a essere un bellissimo agriturismo, è il riferimento per una produzione di vini essenziale e di ottima stoffa enologica, avvalorata da una conduzione agronomica biologica.
Abbiamo scelto le due etichette che al meglio posso aiutare a entrare nello spirito leggero e leggiadro del distretto delle Terre Lariane.
Il Brigante Rosso è un inno alla bevibilità. Un vino succoso e piacevole, dalla giusta gradazione realizzato a partire da uve merlot.
Il Brigante Bianco è la fusione riuscita dei vitigni chardonnay, traminer, Manzoni bianco e verdese: rappresenta al meglio l’anima del territorio.

Frullati di frutta… frutta all’ennesima potenza

Frutta, frutta e solo frutta. Nessun compromesso nella realizzazione di questi straordinari trasformati di frutta, realizzati con passione e professionalità dall’azienda Frutto Permesso, la nostra cooperativa piemontese di frutta di fiducia.

Partiamo dal nome. Anzitutto stiamo parlando di Frullati e non di Nettari o Bevande a base di frutta. Cosa c’è dietro a questa differente denominazione? Un gioco di parole, un richiamo di marketing per attrarre i consumatori? No! Solo sostanza e tanta verità. Parliamo di frutta, quindi niente acqua, niente zucchero, nulla di diverso da pomi e doni della natura coltivati, per giunta, secondo i dettami dell’agricoltura biologica.

Ma come è possibile trarre da una pesca o da un’albicocca un prodotto che si possa bere e che non abbia la consistenza di una marmellata senza aggiungere un po’ di acqua? Ecco il trucco de Il Frutto Permesso! Usare al posto di acqua e zucchero dell’ottimo succo di mela, estratto da mele biologiche piemontesi. Ed è così che da questa combinazione di gusto e salute che nascono questi due straordinari prodotti. Eccoli qui, pronti per voi.

Frullato di pesche con mele BIO (clicca sulla foto)

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Frullato di albicocche con mele BIO (clicca sulla foto)

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I tenerumi…. una simpatica novità dalle nostre campagne

L’agricoltura è prima di tutto contaminazione di idee, culture, intrecci di storie e tradizioni, lontane o vicine, alcune radicate ormai da secoli – si pensi all’ingresso in Europa del pomodoro o della patate nel Cinquecento, altre più recenti.

In questi tempi, la tradizione agricola che – a detta di tutti è un’innovazione ben riuscita – passa attraverso non solo il recupero di prodotti antichi appartenenti al territorio, ma anche per la scoperta e l’inventiva degli agricoltori di voler scoprire cose vuole, esperienze di ruralità curiose e mai banali. E’ da questa iniziativa che è nata l’idea dei Fratelli Scotti, in quel di Mediglia, alle porte di Milano, di coltivare alcuni ortaggi nuovi, o meglio, nuovi in rapporto alla tradizione orticola meneghina.

Un esempio su tutti, già testato e forse da alcuni assaggiato già lo scorso anno, è rappresentato dai Tenerumi, un’originale verdura a foglia.

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Non ne avete mai sentito parlare? Ecco un buon motivo per provate questa squisita icona della cultura orticola siciliana.  Si tratta delle foglie tenere della pianta delle zucchine, più precisamente della zucchina “serpente”, lunga e stretta. Le foglie si sbollentano in acqua e si usano come fossero spinaci. Ottimi soffritti con pomodoro e cipolla come sugo per la pasta.

La stagione delle fragole

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Le fragole sono una delle più grandiose meraviglie della primavera. Grazie alla loro forma soave e al loro profumo sottile e mai invadente, conquistano senza misura chiunque, da bimbi a adulti. Chi non si è avventurato, in questi giorni, in una bella scodella di fragole con un po’ di zucchero e limone o addirittura con la panna?

Le fragole sono anche uno dei prodotti della natura più “ricercati e imitati” a livello industriale. Ovvero, le industrie alimentari, in particolare le aziende che producono aromi sintetici, hanno costruito attorno a questo straordinario frutto, infiniti artifizi e molecole di laboratorio finalizzati a rivestire di questo aroma un’infinità di prodotti, dalle caramelle, alle merendine e a tanti cibi che di fragola hanno solo l’immagine…

Ma l’autenticità di un frutto mangiato dalla pianta o gustato a poche ore dalla raccolta è tutt’altra esperienza. E per godere a pieno delle virtù organolettiche delle fragole, occorre restare fedeli alla stagionalità.

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Le fragole si gustano in primavera, a partire da aprile e per tutta la prima parte dell’estate. Ovviamente la zona di produzione, la varietà e il tipo di coltivazione (all’aperto, in serra o fuori suolo), la quantità di luce, incidono sui tempi di raccolta del frutto.

Qualche informazione sulla stagionalità:

– le formazione delle fragole e quindi il raccolto dipendono dalla quantità di luce e dalla temperatura: più fa caldo, meno tempo ci vuole.

– Le prime fragole italiane arrivano, infatti, già all’inizio della primavera dalla Sicilia (sono molto care e spesso poco saporite); poi dalla Sicilia si sposta la produzione anche in Calabria, per poi in aprile giungere in Basilicata, quindi in Puglia e solo successivamente in Campania, la regione più produttiva in Italia. E’ maggio il periodo migliore, con una produzione ormai estesa anche al nord (Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte). In estate si raccolgono quelle dell’arco alpino.

– E, infine, un brevissimo accenno sulla pratica fuori suolo molto in uso nella coltivazione delle fragole. Si tratta di una soluzione da molti vista come eccessivamente artificiosa, in quanto si basa sulla coltivazione delle piantine di fragole in un substrato sospeso e non direttamente sul terreno. In realtà, può rappresentare un’ottima soluzione sia per la praticità operativa, sia per l’opportunità di un tipo di agricoltura a ridotto impatto ambientale.