I tenerumi…. una simpatica novità dalle nostre campagne

L’agricoltura è prima di tutto contaminazione di idee, culture, intrecci di storie e tradizioni, lontane o vicine, alcune radicate ormai da secoli – si pensi all’ingresso in Europa del pomodoro o della patate nel Cinquecento, altre più recenti.

In questi tempi, la tradizione agricola che – a detta di tutti è un’innovazione ben riuscita – passa attraverso non solo il recupero di prodotti antichi appartenenti al territorio, ma anche per la scoperta e l’inventiva degli agricoltori di voler scoprire cose vuole, esperienze di ruralità curiose e mai banali. E’ da questa iniziativa che è nata l’idea dei Fratelli Scotti, in quel di Mediglia, alle porte di Milano, di coltivare alcuni ortaggi nuovi, o meglio, nuovi in rapporto alla tradizione orticola meneghina.

Un esempio su tutti, già testato e forse da alcuni assaggiato già lo scorso anno, è rappresentato dai Tenerumi, un’originale verdura a foglia.

IMG_4587

Non ne avete mai sentito parlare? Ecco un buon motivo per provate questa squisita icona della cultura orticola siciliana.  Si tratta delle foglie tenere della pianta delle zucchine, più precisamente della zucchina “serpente”, lunga e stretta. Le foglie si sbollentano in acqua e si usano come fossero spinaci. Ottimi soffritti con pomodoro e cipolla come sugo per la pasta.

Curiosità d’autunno

Ma chi l’ha detto che l’autunno è la stagione monotona di cavoli, broccoli e poco altro?
Direttamente dalle campagne milanesi, l’offerta di Cortilia si è arricchita di alcune straordinarie novità.

L’inventiva e la voglia di sperimentare cose nuove ha portato i Fratelli Scotti di Cascina Pizzo, ma anche il giovane Alberto Cassani, a coltivare ortaggi curiosi che ci teniamo a presentarvi…. Un modo nuovo di variare la vostra dieta e scoprire gusti inediti!

Tenerumi
Si tratta delle foglie tenere della pianta delle zucchine siciliane, più precisamente della zucchina siciliana “serpente”, lunga e stretta. Le foglie si sbollentano in acqua e si usano come fossero spinaci. Ottimi soffritti con pomodoro e cipolla come sugo per la pasta. Un’icona della cultura culinaria siciliana, ma 100% locale.

Zucca siciliana
A prova del fatto che si mangia tutto, ecco questa particolare zucca, lunga e stretta. Raggiunge fino a un metro di lunghezza e si apprezza come una normalissima zucchina. Dolce, gustosa e base per le più svariate ricette.

Friarielli
Un ortaggio della tradizione napoletana che assume nomi e nomignoni di ogni sorta. I friarielli sono una sorta di cima di rapa, un po’ più scura e saporita. A Napoli si chiama anche “minestra”. Si sbollenta, si salta in padella e si gusta nelle più svariate ricette. Provatela con la pasta. Buonissimi sulla pizza!

Pan di Zucchero
Più conosciuta con il nome di milanese o cicorone, questa eccellenza dell’orto è una delle tante variegate testimonianza del grande mondo delle cicorie. Si gusta cruda, in insalata, apprezzando la sua croccantezza, oppure in padella dove esalta un gusto piacevolmente amarognolo.

Cavolo cinese
Un volto nuovo del cavolo, 100% locale e da agricoltura biologica. Si apprezza scottato in padella appena abbrustolito, insaporito da qualche cucchiaio di salsa di soia. Oppure in insalata con un ricco condimento.

Topinambur
I fiori gialli che spesso troviamo a ridosso dei campi che ricordano le margherite gialle, non sono altro che la parte visiva di questo curioso tubero. Un ingrediente suggestivo che, da semplice prodotto della terra, è arrivato ad assumere un ruolo importante nelle cucine dell’alta ristorazione.