Consigli per un’insalata sempre fresca

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Al bando foglie avvizzite, ceppi ammuffiti o fronde che camminano. La bontà di un’insalata e di tutta la verdura a foglia è fortemente correlata alla loro freschezza. Ma non potendo sempre godere della gioia di “mangiare” l’insalata appena colta direttamente dal campo, ecco qualche suggerimento domestico per poter preservare al meglio le virtù estetiche e gustative delle nostre amiche chiomate.

Anzitutto occorre tenere conto che la verdura a foglia che arriva dagli agricoltori di Cortilia è freschissima, raccolta al massimo 24 ore prima della consegna al cliente. Dopo essere stata privata della terra e delle impurità più grossolane con acqua, viene conservata in cella frigo, quindi imbustata nei fatidici sacchetti di carta. Durante la consegna a casa, rimane all’interno dei box Cortilia sempre a temperature da frigo.

Ecco quindi che una volta giunta a casa, qualora non si voglia approfittare della freschezza per mangiarsela subito, occorre qualche piccola accortezza per mantenere vitalità e vivacità delle foglie.

Cosa fare?

E’ sufficiente estrarre l’insalata dal sacchetto di carta che, per effetto delle basse temperature e del “respiro” (ricordiamoci sempre che è un prodotto vivo!!!), può risultare inumidito. A questo punto sciacquiamola sotto l’acqua fresca per darle un’ondata di giovinezza, quindi tamponiamola con delicatezza su un panno da cucina pulito o in alternativa con della carta assorbente. Non serve altro che riporla in frigorifero, possibilmente nel ripiano più basso, adagiata in una ciotola di vetro o di ceramica protetta dalla stessa carta assorbente. Con questo, sarà possibile poter mantenere l’insalata per più giorni in frigo, senza la fretta di mangiarla subito.

I tenerumi…. una simpatica novità dalle nostre campagne

L’agricoltura è prima di tutto contaminazione di idee, culture, intrecci di storie e tradizioni, lontane o vicine, alcune radicate ormai da secoli – si pensi all’ingresso in Europa del pomodoro o della patate nel Cinquecento, altre più recenti.

In questi tempi, la tradizione agricola che – a detta di tutti è un’innovazione ben riuscita – passa attraverso non solo il recupero di prodotti antichi appartenenti al territorio, ma anche per la scoperta e l’inventiva degli agricoltori di voler scoprire cose vuole, esperienze di ruralità curiose e mai banali. E’ da questa iniziativa che è nata l’idea dei Fratelli Scotti, in quel di Mediglia, alle porte di Milano, di coltivare alcuni ortaggi nuovi, o meglio, nuovi in rapporto alla tradizione orticola meneghina.

Un esempio su tutti, già testato e forse da alcuni assaggiato già lo scorso anno, è rappresentato dai Tenerumi, un’originale verdura a foglia.

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Non ne avete mai sentito parlare? Ecco un buon motivo per provate questa squisita icona della cultura orticola siciliana.  Si tratta delle foglie tenere della pianta delle zucchine, più precisamente della zucchina “serpente”, lunga e stretta. Le foglie si sbollentano in acqua e si usano come fossero spinaci. Ottimi soffritti con pomodoro e cipolla come sugo per la pasta.

E’ primavera!!!

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Oggi ci siamo proprio! Dopo un weekend dai tratti nettamente invernali, eccoci sprofondati nel meraviglioso clima della primavera… L’entusiasmo è tanto, le aspettative anche… Il nostro paniere di prodotti agricoli è destinato a cambiare nelle prossime settimane… Ancora un pochino di pazienza e saremo trionfalmente travolti dai frutti della bella stagione, di cui oggi abbiamo qualche piccola – e aihmè ancora un po’ cara – primizia. Senza tradire i ritmi delle stagioni e la naturalità, non vediamo l’ora di godere di fragole, asparagi, zucchine, ma anche dei primi pomodori… e poi ciliegie, albicocche, fino ad arrivare a melanzane e tanto altro…

La primavera è la stagione della rinascita, dei germogli e delle prime insalatine, quelle tenere, fresche e gustose. Archiviato il periodo di cavoli e verdura stracotte, ora è la volta di tarassaco, erbette e coste (finalmente locali), ma anche dei famosi e rari agretti – conosciuti anche come barba di frati -, del cicorino e della borraginePizzo_20120802_C026

Ma per i nostalgici dei frutti invernali, non dimentichiamo che siamo all’inizio della stagione, quindi per un po’ ci guideranno nel cambio di stagione le ultime arance, ma anche mandarini, carciofi, mele, pere, cavoli e zucche.

Insalata di valeriana e mela verde con crostoni allo chèvre

Solo insalata e formaggio? No! La proposta di oggi è si leggera e piacevole, adatta anche ad un pranzo tra amiche, ma decisamente golosa.

L’insalata scelta è la valeriana, che ci porta in tavolo il sapore e la tenerezza della primavera. Arricchita con la croccantezza della mela verde e delle noci. A completare il piatto crostoni di pane con miele e formaggio di capra, appena passati al forno per rendere fondente il formaggio…

insalata fine invernoIngredienti per 4 persone:
200 g di insalata valeriana
1 mela verde
1 limone
100 g di noci da sgusciare
8 fette di pane casereccio
150 g di chèvre
quanto basta di miele
sale e pepe e olio quanto basta

Preparate i crostoni: affettate il pane e il formaggio, disponete su ogni pezzo di pane due fette di formaggio, e velateli con un filo di miele. Pepate e infornate sotto il grill a 200°C per pochissimi istanti, giusto il tempo che il formaggio cominci a dorare.
insalata fine inverno - step 2

Intanto preparate l’insalata: mondate la valeriana, affettate la mela sottile. Unite tutto in una ciotola, anche le noci sgusciate.

insalata fine inverno - step 1 In una ciotolina sbattete 3 cucchiai di olio con il succo del  limone e un pizzico di sale, condite l’insalata e servite con i crostoni.

News dalla campagna: le api e il miele

Nel visitare le aziende agricole del nostro territorio, si inizia a respirare aria di primavera. E’ in questo periodo, infatti, che tra i campi ancora incolti pronti ad accogliere le prime semine, rivestiti ancora dalle ultime gelate – si annidano le meravigliose e colorate arnie, le cosiddette “casette delle api”.

Febbraio è il mese in cui questi straordinari insetti, custodi indiscussi della biodiversità nonché metafora della vita, ricominciano il loro ciclo, escono e si rallegrano poco a poco in cerca dei primi spiragli di primavera. Ovviamente è il periodo in cui non si devono sottovalutare le ricadute meteorologiche, quindi attenzione al freddo!!! In questo mese fioriscono mandorlo, il rosmarino, il tarassaco, la rapa, i cavoli e la colza.

Occorre ricordare che le api sono degli insetti bioindicatori, quindi assolutamente sensibili ai livelli di inquinamento e all’esposizione a pesticidi e prodotti chimici. Non è un caso averle viste svolazzare tra i campi dell’azienda di Alberto Cassani, in quel di Corbetta (MI). Alberto, fautore dell’orticoltura biologica e biodinamica, destina ogni anno una parte dei propri terreni incolti, prossimi alle file di insalate, fragole, alberi da frutto, zucchine e tanto altro, ad una cinquantina di arnie di amici apicoltori locali.

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Non ci resta che aspettare le prime fioriture e seguire il lavoro delle nostre api.

Intanto è possibile rallegrarci con un’altra eccellenza prodotta da Cascina Cortenuova, azienda biologica di Trucazzano. Scopri qui…