Il Natale 2020 porta con sé speranza insieme ad una grande voglia di libertà e di normalità. E cosa c’è di più rassicurante che addobbare la casa a festa? Semplice: farlo in modo sostenibile!
Centrotavola realizzato con arance e chiodi di garofano
Capanna di cartone
Intaglia un’apertura nel cartone Cortilia e dipingilo con le tempere per realizzare la capanna del Presepe. Ritaglia anche una stella cometa dal cartone e il gioco è fatto!
Palline argentate
Appallottola della carta stagnola, inserisci un filo di cotone e appendi le palline argentate riflettenti ottenute al tuo albero di Natale.
Incarti riciclati
Utilizza vecchi giornali e riviste o quotidiani per incartare i regali. Si tratta di un modo davvero eco-friendly di riutilizzare la carta, che così può continuare a essere utile.
Fondi di bottiglia
Taglia i fondi delle bottiglie di plastica; pratica un foro e inserisci un cordino per appenderli all’albero o per decorare la casa.
Tubo porta pensierini
Utilizza l’anima di cartone dei rotoli di carta igienica o carta casa e chiudi le estremità per ottenere dei pacchetti cilindrici in cui inserire cioccolatini e piccole sorprese.
Si avvicina il Natale e così la preparazione dello stomaco alle grandi mangiate che ci aspettano. Se la costante del Natale sono le tavolate di parenti e le innumerevoli portate, non possiamo definire un menù standard per tutti. Il bello della nostra tradizione gastronomica è proprio questo, ognuno ha i suoi piatti della tradizione oltre che un appuntamento fisso, che sia alla Vigilia, il giorno di Natale o a Santo Stefano. E c’è chi affronta tutte e tre le giornate! Per non farci mancare nulla abbiamo comunque messo insieme un bel po’ di prodotti per le feste, belli da regalare o da cucinare insieme a parenti e amici.
Riprendiamo quindi il discorso sulle differenti declinazioni del menù di Natale che, per quanto sia diverso in ogni casa e in ogni regione, trova alcune costanti.
Partiamo dal “quando”: in genere al Centro e al Sud si festeggia con il “Cenone della Vigilia”, mentre al Nord è più diffuso il pranzo del 25. Passiamo subito al “cosa”: il 24 sera è uso preparare una cena di “magro”, a base di pesce, mentre a Natale, durante il pranzo del 25, via libera anche alla carne. Un’altra costante sono i dolci: che si tratti di pandoro, panettone o torrone, in genere, almeno uno dei tre, non manca su nessuna tavola! Ma non è finita qui. A ognuno la sua tradizione e piatto tipico! Abbiamo individuato qualche preparazione tipica, amata e consumata al Nord, Centro o Sud Italia.
Al Nord
Una delle specialità valdostane che si mangia per la festa di Natale è la carbonade, carne di manzo cotta nel vino rosso. In Piemonte non è Natale senza gli agnolotti e il gran bollito misto, condito con le salsine tra cui il bagnet ross e verd. Se in Lombardia uno delle portate più tradizionali è l’anguilla, fresca o in conserva, in Veneto si mangia la polenta con il baccalà e il lesso con le salse mentre in Trentino-Alto Adige si divorano piatti di canederli.
In Centro Italia
Tortellini e passatelli, rigorosamente in brodo, tagliatelle e lasagne, ma anche tortelli di zucca e alle erbette. Anche qui il baccalà è protagonista nelle tavole della vigilia: in Lazio abbonda anche il fritto misto di verdure e il capitone. A Roma, alla Vigilia, non può mancare la minestra di pesce. Ci sono anche gli spaghetti con le alici, l’anguilla fritta o in carpione e l’insalata di puntarelle. E per finire dolci accompagnati da tanta frutta secca da sgranocchiare. A Natale, invece, si fa l’abbacchio al forno con le patate e i cappelletti in brodo, ma anche il bollito. In Toscana va per la maggiore l’arrosto di faraona o di anatra.
La tavola al Sud
Pesce crudo, carne e verdure non mancano: minestra di scarole, verze e cardi in brodo di tacchino, e poi baccalà lesso e pane con le mandorle. Ma anche cime di rapa e le pettole, frittelle di pasta lievitata che si farciscono con pomodori, capperi, origano e alici, ma anche gamberi, cime di rapa e ricotta.
Abbiamo individuato solo alcune portate tipiche del Natale! Siamo sicuri che ne avrai altre da aggiungere e raccontarci, dicci la tua nei commenti o taggaci sui social aggiungendo l’hashtag #nataledistagione, perché, si sa, il Natale è di stagione!
Il Natale è di stagione! E la stagione è appena iniziata. Abbiamo cominciato ad accendere le lucine e appendere gli addobbi ma sopratutto abbiamo impacchettato il nostro Calendario dell’Avvento digitale, con 25 caselline da aprire ogni giorno. Tutto regolare no?
Macché, quest’anno non ci troverai solo cioccolatini ma tantissime sorprese per rendere l’attesa del Natale ogni giorno più gustosa e variegata: i prodotti più gettonati a prezzi speciali, giornate con consegna gratuita…e tanto altro ancora!
Come funziona?
Dall’1 al 25 dicembre, ogni giorno una sorpresa diversa e il 25 dicembre un super premio finale! Ogni premio può essere utilizzato una sola volta ed entro la mezzanotte del giorno stesso. Clicca sul giorno di oggi e scopri subito che premio ti aspetta!
Si avvicina il Natale e, di conseguenza, il momento della ricerca dei regali. Ma niente panico! Arriviamo con tante gustose novità da regalare ai propri cari, per trascorrere le feste e fare il pieno di gusto e allegria!
Nella vetrina dei prodotti di Natale sono arrivate tante sfiziose proposte di cesti natalizi, che possono diventare regali originali, utili e gustosi, oltre ad essere come sempre rispettosi dell’ambiente: tutti i prodotti, infatti, provengono da produttori e artigiani attentamente selezionati, valorizzano le piccole imprese del territorio italiano, promuovendo un modello di spesa sostenibile che segue il ritmo naturale delle stagioni. Insomma tutte le premesse per un perfetto #Nataledistagione!
Quest’anno ci siamo superati! Abbiamo ideato 25 differenti proposte, per tutti i gusti e tutte le “tasche”: si parte dai cesti più essenziali come “Un grande classico” per arrivare a quelli tematici come “Natale a Milano”, contenente alcune specialità DOP e DOC lombarde e “Degustazione di Parmigiano Reggiano” che è appunto un omaggio al re dei formaggi, protagonista delle tavole degli italiani, nelle sue sfiziose varianti Bianca Modenese BIO, Vacche Rosse 24 mesi, solo Bruna 24 mesi.
Per i
palati più raffinati sono disponibili i cesti “Vivere slow”, con una selezione
di prodotti Presidio Slow Food, come il salame pezzente della società
cooperativa Parco Verde e “La dispensa del gourmand” con alcune eccellenze
della tradizione gastronomica regionale italiana, come il cioccolato di Modica
BIO al fior di sale marino artigianale, il miele di millefiori di alta montagna
e il chitarrone d’Abruzzo da condire con il sugo pronto di pomodorini gialli
alla puttanesca.
Protagonista di tutti i cesti natalizi una grande novità di quest’anno: il panettone di Milano firmato Cortilia! Di forma bassa, soffice e delicato, è ottenuto da un impasto lievitato a base di acqua, farina di frumento con germe di grano macinato a pietra, burro, uova fresche, al quale si aggiungono frutta candita, scorzette di arancio calabresi e cedro in parti uguali e uvetta. Comunemente denominato “panetton candìo”, è prodotto a Milano secondo la tradizionale ricetta.
Tutto il meglio della tradizione gastronomica italiana racchiuso in una speciale box dal mood natalizio, personalizzabile con il nome del destinatario e un piccolo messaggio: abbiamo pensato a chi vuole regalare sapori autentici e in tutta comodità, perché in un semplice click si possono ordinare online e farli recapitare direttamente a casa dei destinatari, senza doversi fare carico del trasporto. In più ogni destinatario riceverà anche un buono sconto per la sua prossima spesa su Cortilia.
Ultimo ma non ultimo. Ma all’ultimo! Abbiamo pensato anche a chi si dedica all’acquisto dei regali all’ultimo minuto: tutti i cesti possono essere consegnati anche il giorno della vigilia di Natale e si possono comprare online dei buoni regalo, elettronici e di valore modulabile, perfetti anche per un’idea last minute!
Il Torrone è uno dei simboli del Natale, associato al periodo delle Feste, ma in realtà, prodotto e consumato un po’ tutto l’anno. Un dolce antico, di cui ci sono tracce millenarie, come dimostra l’affermazione durante la cultura araba. La sua diffusione è pressoché infinita, con concentrazione un po’ in tutto il bacino Mediterraneo con, ovviamente, nomi e varianti che lo rendono un prodotto versatile e complesso. Alla base troviamo sempre miele, albume e frutta secca. Forme, consistenze, impiego di una frutta piuttosto che l’altra, divestiture con ostia o glassature di cioccolato e tanto altro arricchiscono l’infinito mosaico di varianti e ricette.
In Italia i poli più consolidati nella produzione di Torrone, grazie in particolare a marchi affermati sono Cremona, Benevento, Cologna Veneta con il famoso Mandorlato, Montepaone in Calabria con la Cupeta, la zona di Alba, ma anche L’Aquila, il Sannio, la Sardegna e la provincia di Caltanisetta.
A questi territori storici della torroneria artigianale, si affiancano anche tanti artigiani italiani che, ispirandosi alla cultura del torrone, realizzano varianti di altissimo livello, ciascuna studiata in basa alla propria ricetta e curiosità interpretativa.
E’ il caso del Torrone Morbido di Opera Waiting, un’eccellenza riuscita che combina insieme l’alta esperienza dei migliori artigiani italiani e la selezione delle migliori materie prime: frutta secca e miele. L’interpretazione firmata da Gabriele Ciacci, anima del laboratorio Opera Waiting arriva dalle terre toscane ed è a base di nocciole, pistacchi e mandorle. Abbiamo anche selezionato la curiosa variante alle arachidi, prodotta proprio dall’agricoltore di arachidi toscane. Un torrone di filiera davvero gustoso!