Crudo, pastorizzato, fresco, intero… un po’ di chiarezza sul latte

Torniamo a parlare di latte. Forse alcuni di voi l’avranno provato. Per altri è ancora una novità. Da un paio di mesi, in collaborazione con l’azienda agricola Baronchelli, abbiamo introdotto il latte in bottiglia.
Ai tanti che ci hanno scritto se il latte fosse crudo o necessitasse di bollitura, rispondiamo subito facendo un po’ di chiarezza.
Il latte proposto non è crudo, ma pastorizzato. Per capirci, non stiamo proponendo la versione tanto cara anche a noi, del latte appena munto che si eroga dai distributori di prossimità inserendo una monetina da euro. Tale latte può essere commercializzato solo ed esclusivamente dalle aziende agricole in prossimità delle aziende stesse o presso punti gestiti direttamente dagli agricoltori. Parliamo di un latte che non ha subito alcun processo termico, quindi più delicato e vulnerabile. Per questa ragione non può essere rivenduto, né trasportato.
Diverso è il latte fresco di alta qualità, dove la dicitura fresco è garanzia di freschezza e al tempo stesso indica che il prodotto è stato sottoposto al trattamento termico di pastorizzazione. Per capirci, il latte che trovate nel banco frigo del supermercato è pastorizzato. Nulla a che vedere con la versione da scaffale che, invece, è sottoposta al processo Uht, al fine di garantire un’ampia durabilità.
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Il latte proposto su Cortilia è, quindi, pastorizzato. Ma quali sono i punti di forza che rendono il latte Baronchelli tanto speciale e diverso?
Semplice: vacche sane e felici danno un latte migliore!
Di questo sono fortemente convinti Giuseppe e Gianpaolo, i 2 fratelli titolari dell’azienda.
Ormai da quattro generazioni, la famiglia Baronchelli coltiva i fertili terreni del Lodigiano promuovendo un allevamento di qualità, in cui il bestiame viene alimentato con cereali e foraggi di produzione aziendale: mais, frumento, fieno.
Ah, per non dimenticare: questo latte non serve bollirlo. Gustatelo così,appena tiepido o anche freddo come ottima e sana bevanda rinfrescante.

Da oggi raggiungiamo 2 nuove città: Lodi e Pavia!

FotoCassettaunnamedMilano non ci basta più! E non vediamo l’ora di portare i migliori prodotti della campagna in tutte le case.
Dopo la recente espansione a Novara, non abbiamo nessuna intenzione di fermarci e finalmente bussiamo alla porta di 2 nuove città: Lodi e Pavia.

Il meglio di frutta, verdura e prodotti freschi saranno ora disponibili anche in questo territorio.

Se fino ad ora vi è mancato il tempo per andare di cascina in cascina per acquistare tutti i prodotti , ora c’è Cortilia che pensa a voi. Non dovrete fare altro che andare su www.cortilia.it, scegliere i prodotti che desiderate ricevere e rilassarvi aspettandola vostra consegna che arriverà nel giorno da voi selezionato per la consegna, all’interno della fascia oraria da voi richiesta.

In pochi e semplici passi, è così possibile ricevere a casa ortofrutta freschissima proveniente da agricoltori del territorio, ma non solo: perché non aggiungere alla vostra spesa anche il meglio della tradizione artigianale locale? Cortilia, infatti, porterà a casa vostra formaggi, carne,  salumi, pane, conserve dolci e salate, uova, farina, birra artigianale e  tutto il meglio della produzione delle aziende agricole del territorio.

Il nostro entusiasmo non si frena davanti alla possibilità di offrire questi prodotti anche a zone con cui abbiamo sa sempre un rapporto strettissimo, speciale e privilegiato.
E’ proprio da queste zone, infatti, che provengono molti dei nostri più affezionati agricoltori. Citiamo, ad esempio, la Cascina Lassi, gestita da due intraprendenti giovani che producono carne e salumi, o la Cascina Bordona, sinonimo di eccellenza nel campo della carne bio locale.
O ancora, la splendida realtà dell’azienda agricola Zipo, animata dalla passione di Elisa che con grande entusiasmo alleva e produce yogurt e formaggi.

Ancora non siamo riusciti a incuriosirvi?

Lasciatevi tentare dalla bontà dei prodotti selezionati accuratamente. Siamo certi che la loro freschezza e genuinità saprà conquistarvi.

Monococco… un grano antichissimo!

Il monococco è il “seme della civiltà”, una straordinaria testimonianza della cultura agricola dell’Età del Bronzo. Con 10 mila anni di storia, questo cereale porta con sé un vissuto articolato fatto di abbandono, disinteresse e oggi – finalmente, dopo anni di lavoro e sperimentazioni – recupero e riaffermazione.

grano monococco bio

Nonostante i numeri ancora esigui, qualche azienda ha iniziato a coltivare questa varietà.

Vediamone alcune pregi e virtù:

Anzitutto, l’interesse per questa coltura è legato essenzialmente alle sue peculiarità dietetiche nutrizionali, date dall’ottima composizione della sua farina. Il monococco contiene, infatti, pochissimo glutine, pur mantenendo un alto livello proteico (circa 17-19%, superiore rispetto ai frumenti tradizionali). Notevole anche il livello vitaminico, espresso in vitamina A, e di antiossidanti naturali, anche qui, decisamente sopra alla media dei “cugini” convenzionali.

Da non dimenticare, poi, anche le virtù sul fronte agronomico. A differenza delle varietà e degli ibridi selezionati e migliorati, il monococco garantisce anche una maggiore adattabilità, quindi una naturale predisposizione a pratiche agricole meno invasive e sostenibili.

L’azienda Podere Monticelli, nella figura di Cinzia Rocca, ha creduto fin da subito nel monococco, cereale che rientra nella composizione delle tante specialità gastronomiche, tra cui biscotti e crackers.

Per chi è appassionato di panificazione domestica, è possibile anche acquistare la farina, ottima per realizzare pani, focacce e pizze.

Straordinario, inoltre, il grano monococco perlato, una versione originale pronta da cuocere come un normale risotto o come base per un’insalata. Un prodotto eccezionale che permette di riscoprire, in chiave innovativa e curiosa, le proprietà nutrizionali e gastronomiche del cereale.