Tomasoni: artigiani della caseificazione di qualità

Il latte, i formaggi, la tradizione, la storia, biologico. Queste, in sintesi, le parole chiave della famiglia Tomasoni, artigiani della caseificazione di qualitàL’azienda è attiva nella trasformazione del latte da inizio Ottocento. Ed è proprio questo antico legame che ha permesso alla nuova generazione di cavalcare le onde del successo e anticipare nuove idee e progetti, restando comunque ancorati alla tradizione. Un esempio? Il Grana Padano BIO, una chicca esclusiva attorno a cui i Tomasoni detengono l’esclusiva come unici produttori lombardo-veneti. Ma anche altre specialità innovative come il Kefir, straordinaria bevanda appartenente al mondo dei latti fermentati, da agricoltura BIO.

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Ed è proprio su questo singolare prodotto che vorremmo soffermarci. Il kefir è una bevanda originale prodotta su ispirazione della tradizione caucasica, prodotta a livello locale con latte BIO rigorosamente di provenienza lombarda. Un elisir benefico grazie all’azione di batteri e lieviti che danno un’attiva funzione probiotica grazie alla trionfale concentrazione di fermenti lattici.

Evviva la capra

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Abbiamo scritto tante volte sul latte di capra… Sarà perché siamo affezionati a questo grazioso e amichevole quadrupede. Sarà perché, gusto personale a parte, il latte che ne deriva è proprio buono. Sarà perché abbiamo sempre qualche novità da raccontare.

Oggi, infatti, volevamo annunciare l’ingresso di alcuni nuovi e sfiziosi formaggi realizzati da Cascina Gabana, l’azienda agricola alle porte di Milano animata dal bravo Claudio Mapelli.

Claudio Mapelli ha iniziato ad allevare alcune capre per gioco nel 1996 all’interno dell’azienda agricola di famiglia, in quel di Cassano d’Adda. E solo dal 2007 che ha consolidato la sua realtà e trasformato questa passione in un piccolo progetto imprenditoriale.

Oltre alla gamma di prodotti classici, quali ricotta fresca di capra, caprini freschi, robiola, da qualche giorno Claudio propone delle novità curiose che servono per far scoprire la versatilità del latte in capre.

Ecco qualche esempio:

Primo sale di capra: un prodotto che associamo al classico formaggio fresco di latte vaccino ideale per fresche insalate, qui proposto solo ed unicamente con latte di capra. Un’ottima variante fresca e altamente digeribile.

Caciotta di capra: in questo caso abbandoniamo la freschezza del latte e ci avventuriamo verso un gusto più deciso, senza rinunciare alla delicatezza. Il risultato è un formaggio per tutti, piacevole e profondo.

Yogurt al naturale di capra: un condensato riuscito che unisce gli effetti benefici del latte fermentato (apporto di fermenti lattici vivi) a quelli latte di capra (alta digeribilità e assimilabilità dei nutrienti). Può essere gustato tal quale o con l’aggiunta di frutta o miele.

Fermenti e Biodiversità

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La maggior parte dei prodotti che mangiamo è il risultato dello straordinario e misterioso mondo delle fermentazioni. Tanti minuscoli e invisibili microrganismi dialogano e si rapportano con le materie prime e gli elementi più essenziali alla base del nostro cibo mettendo in atto modifiche e piccoli capolavori della scienza.

Pane, vino, birra, formaggi, salami, prosciutti, conserve…. Infinito il bagaglio di prodotti, persino i più semplici e insospettabili.

Vediamo un esempio: lo yogurt! Questo derivato del latte non è nient’altro che un artefatto reso possibile dall’incontro tra il latte e una colonia di fermenti a cui fanno capo i celebri e decantati Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus termophilus. L’opera dei due alleati consiste nella trasformazione del lattosio (lo zucchero contenuto nel latte) in acido lattico.

Ma cosa contribuisce a rendere uno yogurt diverso dall’altro? Tantissimi i fattori: anzitutto, occorre considerare che la fermentazione è sinonimo di vita quindi di biodiversità. E la bioversità, appunto, non può essere omologazione. Poi, da non sottovalutare, la differenza della materia prima di partenza, ovvero il latte e di eventuali ingredienti aggiunti, quale frutta, zuccheri e in alcuni (peggiori) casi, addensanti, coloranti, aromi artificiali. E per finire, la tecnologia: ciascuna azienda si affida a sfumature differenti che portano lo yogurt ad assumere consistenze variegate. Anche a parità di ricettazione, c’è quello cremoso, quello liquido, quello compatto, più o meno granuloso, quello denso, ecc. E’ il gusto personale che porta a scegliere una tipologia piuttosto che l’altra.

Anche all’interno del mondo Cortilia, non mancano queste differenze!

Chi vuole una tipologia più liquida, dall’aspetto vellutato può scegliere lo yogurt BIO di Cascina Cortenuova.

Gli amanti del genere più compatto possono optare per lo yogurt dell’azienda Il Fornasotto.

I più “romantici”, a cui piace il genere “oggi più compatto, domani meno”, devono affidarsi allo straordinario yogurt di Zipo.

Crudo, pastorizzato, fresco, intero… un po’ di chiarezza sul latte

Torniamo a parlare di latte. Forse alcuni di voi l’avranno provato. Per altri è ancora una novità. Da un paio di mesi, in collaborazione con l’azienda agricola Baronchelli, abbiamo introdotto il latte in bottiglia.
Ai tanti che ci hanno scritto se il latte fosse crudo o necessitasse di bollitura, rispondiamo subito facendo un po’ di chiarezza.
Il latte proposto non è crudo, ma pastorizzato. Per capirci, non stiamo proponendo la versione tanto cara anche a noi, del latte appena munto che si eroga dai distributori di prossimità inserendo una monetina da euro. Tale latte può essere commercializzato solo ed esclusivamente dalle aziende agricole in prossimità delle aziende stesse o presso punti gestiti direttamente dagli agricoltori. Parliamo di un latte che non ha subito alcun processo termico, quindi più delicato e vulnerabile. Per questa ragione non può essere rivenduto, né trasportato.
Diverso è il latte fresco di alta qualità, dove la dicitura fresco è garanzia di freschezza e al tempo stesso indica che il prodotto è stato sottoposto al trattamento termico di pastorizzazione. Per capirci, il latte che trovate nel banco frigo del supermercato è pastorizzato. Nulla a che vedere con la versione da scaffale che, invece, è sottoposta al processo Uht, al fine di garantire un’ampia durabilità.
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Il latte proposto su Cortilia è, quindi, pastorizzato. Ma quali sono i punti di forza che rendono il latte Baronchelli tanto speciale e diverso?
Semplice: vacche sane e felici danno un latte migliore!
Di questo sono fortemente convinti Giuseppe e Gianpaolo, i 2 fratelli titolari dell’azienda.
Ormai da quattro generazioni, la famiglia Baronchelli coltiva i fertili terreni del Lodigiano promuovendo un allevamento di qualità, in cui il bestiame viene alimentato con cereali e foraggi di produzione aziendale: mais, frumento, fieno.
Ah, per non dimenticare: questo latte non serve bollirlo. Gustatelo così,appena tiepido o anche freddo come ottima e sana bevanda rinfrescante.

Ricette di Stagione – n.48

Facili, gustose, essenziali. Con le Ricette di Stagione proposte, è possibile, in pochi passi, realizzare squisiti piatti, valorizzare gli ingredienti di qualità degli amici agricoltori e assaporare il gusto del territorio.

Queste Ricette sono state realizzate in collaborazione con i nostri amici Foodblogger, Teresa, Simona, Sabrina e Barbara.

LASAGNE ALLE ERBETTE

Uno dei primi piatti più gustosi: le lasagne, che subito richiamano alla mente Bologna e le sue ricche tavole. La versione qui proposta vuole essere un’alternativa altrettanto eccellente, in cui il sapore neutro delle erbette si amalgama con quello più inteso della scamorza affumicata che va ad avvolgere il prosciutto cotto. Se volete una soluzione completamente vegetariana potete escludere il prosciutto, saranno comunque buonissime!

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crumpetsandco.wordpress.com

Ingredienti:

Ingredienti per la besciamella:

  • Farina, 40 gr
  • Burro – Santa Marta, 40 gr
  • Latte, 400 ml di latte
  • Noce moscata
  • Sale qb

Procedimento:

Preparare la besciamella scaldando in un pentolino il latte, che andrà aggiunto al composto di farina e burro ben mescolato. Mescolare bene, sempre con la frusta per non formare grumi e far addensare la besciamella, aggiustare con sale e noce moscata.
Far saltare le erbette in padella insieme alla cipolla e olio extravergine d’oliva, aggiungere del brodo vegetale e stufar le erbette, una volta pronte unirle a quelle già cotte e tritare mix a coltello. In una ciotola unire le erbette tritate, la besciamella, la crescenza, la scamorza a tocchettini, il prosciutto tritato finemente e mescolare bene.
Imburrare il fondo di una teglia ed iniziare a formar gli strati della lasagna con un foglio di pasta fresca ed uno strato del mix di erbette, così via fino ad esaurire gli ingredienti. Cospargervi il grana lodigiano grattugiato ed infornare in forno caldo a 200º per circa mezz’ora gratinando ben la parte superiore delle lasagne.

TORTINI GRATINATI DI PORRI E PATATE

Un piatto unico per un pranzo verduroso e povero di grassi, cucinato utilizzando un ingrediente spesso “demonizzato”, i Porri, che, in questa formula, unite a Patate e formaggio, diventeranno apprezzabili da tutti. Inoltre, eliminando la parte verde ai porri, si toglie la nota più intensa che li rende ai più poco graditi.
La gratinatura in ultimo conferisce al piatto croccantezza e consistenza.

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batuffolando.blogspot.it

Ingredienti:

Procedimento:

Lessare in acqua salata i Porri mantenendoli al dente e cuocere al vapore le Patate. Tritare finemente il pane e tostarlo in un pentolino antiaderente con qualche goccia d’olio extravergine d’oliva, girandolo e cuocerlo fino a quando diventa abbrustolito, una volta freddo, unire l’Aglio e il grana grattugiato.
Disporre i porri, eliminando la parte verde, in stampini imburrati.
Adagiare sopra uno strato di patate fredde a rondelle e bagnare leggermente il tutto con del latte. In ultimo, aggiungere qualche ago di rosmarino e il composto di pane aromatizzato.
Cospargere poi con pochi fiocchetti di burro ed un filo di olio extravergine d’oliva.
Infornare in forno già caldo a 200° ventilato per circa 20/25 minuti e passare gli ultimi minuti nel grill.

PANFORTE DI SIENA

Si avvicina il Natale e oltre a Panettoni e Pandori, dolci tipici della tradizione nordica, le tavole si popolano di altre prelibatezza. Ecco un dolce di provenienza senese, il panforte, la cui bontà è data dalle spezie utilizzate, dalle Mandorle e dal Miele, questo il suo segreto! Inoltre, se conservato a temperatura ambiente, il panforte, si mantiene per molto tempo, circa un mese. Confezionato con della carta trasparente e un bel fiocco colorato, può trasformarsi in una stupenda idea regalo home made per amici e parenti.

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architettandoincucina.blogspot.it

Ingredienti:

  • Canditi, 250 gr
  • Farina, 150 gr
  • Miele – Santa Marta, 150 gr
  • Zucchero a velo, 150 gr
  • Mandorle – Cascina Pizzo, 350 gr
  • Spezie
  • Ostia, 1

Procedimento:

Scaldare il Miele a bagno maria, aggiungere lo zucchero a velo e farlo sciogliere.
Nel frattempo tostare le Mandorle e una volta calde aggiungerle al miele.
Unire poi tutti gli altri ingredienti.
Sotto ad uno stampo rotondo a cerniera, mettere 1 ostia, poi versare nell’anello tutto il composto. Cuocere in forno a 100° per 50 minuti.
Una volta freddo polverizzare con lo zucchero a velo.

BUDINO AROMATIZZATO ALL’ARANCIA

La stagione degli agrumi è ufficialmente iniziata: Arance, clementine, limoni, etc. e perché non assaporarli anche in forma lavorata, come ad esempio di confetture o altri preparati?! Allora riforniamoci di Vitamina C preparando un budino, serve solamente il succo ottenuto dalla spremitura dell’arancia, la sua scorza e dei biscotti che assorbiranno tutta l’aroma dell’agrume.
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Ingredienti:
  • Latte parzialmente scremato, 430 ml
  • Arancia – Bioinvio, ricavare succo 70 ml
  • Arancia scorza, 1
  • Fecola di patate, 30 gr
  • Zucchero, 90 gr
  • Uovo tuorlo – Santa Brera, 1
  • Biscotti di mais – Santa Marta, 4

Preparazione:

Sbriciolare i Biscotti, disporli sul fondo dei bicchierini prescelti e, nel frattempo, unire in un pentolino: il tuorlo d’uovo, lo zucchero, la fecola e mescolare bene con una frusta, quando il composto sarà omogeneo versare piano piano il latte, sempre mescolando e mettere sul fuoco a fiamma moderata. Aggiungere il succo ottenuto dalla spremitura delle arance e la scorza, mescolare continuamente fino a quando si addensa. Versare il budino nei bicchierini, cospargere sopra i biscotti sbriciolati e fare raffreddare in frigo per qualche ora.