Vademecum per un’ottima pizza fatta in casa

Pizza1RE’ sempre tempo di pizza! Anche soffocati da questo caldo, il disco di pasta di pane su cui si nidificano i più svariati condimenti, rimane uno dei più ambiti artefatti gastronomici. E allora, perché non rinunciare alle talvolta assillanti e caotiche pizzerie o al retrogusto di cartone delle versioni “a domicilio” e farsi la pizza in casa?

Ecco alcuni suggerimenti tecnici per un’ottima riuscita.

Come sempre occorre partire dalle materie prime. Nessun compromesso è accettato:

1) La farina: senza sprofondare nei tecnicismi, il successo di una pizza è fortemente legato alla lievitazione, processo straordinario dipeso dalla “forza” della farina. A livello domestico ci si può accontentare di una farina di grano tenero 0, senza bisogno di ricorrere alle versioni super raffinate con i limiti nutrizionali che ne conseguono.

Ovviamente ci si può sbizzarrire con tipologie più rustiche, in cui la componente integrale arricchisce di gusto e di vissuto nutrizionale la pizza. Lo stesso dicasi per farine estemporanee, come farro, segale e tanti altri grani antichi.

2) L’impasto. Anche qui, non serve munirsi di un’impastatrice professionale per poter ottenere un ottimo risultato. Non sottovalutiamo, tuttavia, la centralità di questo momento. L’incontro tra la farina e l’acqua, sotto l’azione delle nostre mani (o dell’impastatrice), dà vita ad una serie di meccanismi chimico-fisici che modifica le proprietà della farina e dà origine all’impasto. Il più importante di questi processi è la formazione del glutine. La “forza” della farina è determinante nella produzione di glutine. Usare sempre acqua fredda!

3) La lievitazione. Il misterioso processo di trasformazione è reso tale dall’azione dei lieviti. Ma quali lieviti? Lievito madre o lievito di birra? Per praticità andiamo su quello di birra fresco, vale a dire il tradizionale panetto che si compera ovunque. Rappresenta un ottimo compromesso di praticità e riuscita. Fondamentale è usarlo in dosi moderate. Per un chilo di farina è sufficiente un terzo di panetto da 25 grammi.

4) Il riposo. Fondamentale è l’attesa. Sebbene temperature elevate e dosi massicce di lievito possano accelerare la riuscita del nostro impasto, la qualità e, soprattutto la digeribilità della pizza, sono in stretta relazione con il tempo. Più tempo si decide di dedicare al riposo, meno lievito si può aggiungere perché ha più tempo per fare il suo lavoro. E’ consigliabile far riposare la pasta a temperature basse (intorno ai 10 gradi). Il freddo, infatti, rallenta il primo processo lasciando al lievito tutto il tempo di svolgersi con calma.

5) I condimenti. Che dire? Sbizzarritevi con quello che più piace, senza dimenticare l’equilibrio tra pasta e farcitura.

6) Il forno. Valorizzate quello che avete, senza scrupoli e limitazioni. Ciascuno contribuirà a proprio modo a rendere la pizza originale e distintiva. La temperatura deve essere molto alta, mai inferiore ai 250 gradi. Ci si può aiutare con una pietra refrattaria che simula l’esperienza di cottura del forno a legna, ma benissimo anche una comune teglia.

Pizza alle melanzane

Caldo o non caldo, alla pizza non si dice mai di no. Il valore aggiunto? La bontà e la freschezza degli ingredienti!
Preparate l’impasto la sera precedente, lasciatelo maturare a lungo in frigorifero e cuocetelo per una cena con gli amici… nessuno resterà deluso!PizzaRIngredienti:
400 g  di farina tipo 1
250 ml di acqua
8 cucchiai di olio evo
2 g di lievito di birra secco
un cucchiaio di zucchero
1 melanzana
100 g parmigiano stagionato 22 mesi
sale
basilico un mazzetto
uno spicchio d’aglio

Cominciate la sera prima, preparando l’impasto per la pizza. Mescolate la farina con l’acqua e il lievito, e il cucchiaio di zucchero. Aggiungete il sale e impastate fino ad avere un impasto morbido e appiccicoso.
Ungete una boule con 4 cucchiai di olio e versateci l’impasto.
Lasciate riposare 30 minuti fuori frigo poi mettete in frigorifero tutta la notte.Pizza1RIl giorno successivo alle 14 togliere dal frigo, dividere l’impasto in due e formare due pagnotelle.
Lasciate riposare un’ora , poi stendete in una teglia e lasciate riposare ancora per almeno un paio d’ore, fino a che l’impasto sarà ben gonfio e lievitato.

Sbucciate la melanzana, affettatela molto molto sottile e mettetela a stufare in una padella con l’olio rimasto e lo spicchio d’aglio.Pizza2RDistribuire la melanzana sulla pizza, spolverizzate con abbondante parmigiano e cuocere a 200°C per circa 25 minuti. Guarnire a piacere con il basilico e servire!

Ricette di Stagione – n.43

Facili, gustose, essenziali. Con le Ricette di Stagione proposte, è possibile, in pochi passi, realizzare squisiti piatti, valorizzare gli ingredienti di qualità degli amici agricoltori e assaporare il gusto del territorio.

FOCACCIA DI TARASSACO

Abbiamo provato a adattare questa “pizza di scarola” al gusto del territorio, valorizzando una delle materie prime che questa stagione ci regala: il tarassaco.

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Preparazione

In un recipiente ponete 125 gr di latte e 125 gr di acqua tiepida, quindi fatevi sciogliere 2 cucchiai di sale, un cucchiaino di zucchero e 2 cucchiaini di lievito di birra. Mescolate bene con un cucchiaio e tenete il tutto da parte. In una ciotola capiente mettete 500 gr di farina e 60 gr di burro ammorbidito a pezzi, aggiungete il composto a base di latte ottenuto precedentemente e 50 gr di olio extravergine di oliva. Impastate con le mani fino a quando gli ingredienti si saranno amalgamati, quindi trasferite l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata e continuate a lavorarlo con le mani fino ad ottenere un impasto morbido, omogeneo e liscio. Formate una palla, ponetela in una ciotola, copritela con la pellicola e lasciatela lievitare a temperatura. Preparate il ripieno: lavate 1 kg di tarassaco con acqua fresca corrente e asciugatelo bene. In una padella fate soffriggere, a fuoco dolce, l’aglio con poco olio e 6 filetti di acciughe; quando le acciughe si saranno sciolte, aggiungete il tarassaco spezzettandola con le mani. Salate, pepate e lasciate cuocere il tutto a fuoco medio per circa 15 minuti. Aggiungete 50 gr di capperi e 100 gr di olive. Quando l’impasto sarà lievitato, pesatelo e dividetelo in due panetti uguali. Con un mattarello spianate uno dei due panetti, ricavandone una sfoglia alta circa mezzo centimetro. Stendete la sfoglia nella teglia, avendo cura di ricoprirne con la pasta anche i bordi. Bucherellate il fondo della sfoglia con i rebbi di una forchetta, quindi aggiungete il ripieno, ormai freddo, e distribuitelo uniformemente. Con l’impasto rimasto, ricavate un’altra sfoglia e adagiatela sul ripieno, richiudete i bordi sigillandoli bene con una forchetta, quindi bucherellate la superficie della pizza. Spennellate la superficie della pizza con un uovo, sbattuto assieme ad un cucchiaio di latte, quindi cuocete in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti.

TORTA ROVESCIATA DI CAROTE E CIPOLLE

Avete presente la tarte tatin? Ecco una versione che premia queste due straordinarie verdure: carote e cipolle.

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Preparazione

Affettate sottilmente 50 gr di Cipolle, versatele quindi in padella con dell’olio e lasciatele appassire, quindi aggiungete un cucchiaio generoso di zucchero integrale. Intanto lavate e pulite 1 kg di Carote e poi tagliatele in tronchetti di 3 cm circa. Subito dopo mettetele a bollire per 20 minuti in abbondante acqua e quando queste saranno cotte salate e pepate. A questo punto procuratevi uno stampo rotondo e spennellatelo con dell’olio per poi spolverizzarlo con lo zucchero integrale. Disponete i tronchetti di carote in piedi e vicini l’uno con l’altro, ma lasciando un po’ di spazio tra le carote e il bordo dello stampo. Una volta terminato l’assemblamento delle carote sullo stampo, ricopritele con le cipolle avendo cura di riempire anche lo spazio tra il bordo dello stampo e le carote. Ricoprite il tutto con la pasta brisé infilandone l’estremità all’interno dello stampo e spennellandone la superficie con dell’olio. Cuocete quindi in forno gia caldo a 180° fino a che la superficie non sarà bene dorata. Una volta intiepidita, prendete la torta di carote e rovesciatela con un movimento deciso su di un piatto.

SFORMATO DI BROCCOLI CON SALSA AL CAPRINO

Ecco uno sfizioso antipasto vegetariano. Al centro una delle verdure simbolo del periodo invernale: i broccoli. Ad accompagnarli una straordinaria salsa al caprino dell’azienda I Silos.

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Preparazione

Per preparare gli sformati di broccoli iniziate pulendo i broccoli: separate le cimette dal loro fusto, quindi lavatele e tenetele da parte. Sbucciate i fusti dei broccoli e tagliateli a pezzi. Lessate quindi i broccoli in abbondante acqua bollente, quindi scolate la verdura e lasciatela in un colapasta, in modo che tutta l’acqua in eccesso scompaia. Passate i broccoletti al passaverdure (tranne qualche cimetta che terrete da parte per decorare i piatti), raccogliendo la purea in una ciotola. Nel frattempo preparate la besciamella sciogliendo il burro in un tegame, aggiungendo la farina, che lascerete dorare a fuoco moderato per qualche istante; aggiungete a questo punto il latte e mescolate a fuoco dolce fino all’addensamento della salsa, poi aggiungete il sale e la noce moscata grattugiata, quindi spegnete il fuoco. Aggiungete alla purea di broccoletti la besciamella.

PLUMCAKE AL MIYAGAWA

Di nuovo una variante adattata ai prodotti di Cortilia: il myagawa, una sorta di mapo che anticipa la stagione degli agrumi e che si rende un ingrediente perfetto per questa gustosa torta morbida… Provate per credere.

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Preparazione

Per preparare il plumcake al miyagawa, per prima cosa lavate bene 4 miyagawa all’esterno, strofinandoli con un canovaccio per eliminare le impurità e grattugiate la scorza, che terrete da parte. Dividete i miyagawa a metà e spremeteli, filtrando il succo ottenuto con un colino e tenete da parte anche questo. Setacciate 220 gr di farina, e una bustina di lievito insieme in una ciotola capiente. In una ciotola di una planetaria munita di frusta (oppure con uno sbattitore elettrico), montate 3 uova con 150 gr di zucchero fino a farle diventare gonfie e spumose. Nel frattempo sciogliete 150 gr di burro a bagnomaria (o nel microonde) e aggiungetelo al composto di uova e zucchero, sempre mescolando. Aggiungete, sempre mescolando il succo dei mandarini filtrato. A questo punto unite le polveri setacciate in un paio di riprese, mescolate e per ultimo unite la scorza grattugiata dei mandarini. Imburrate uno stampo da plumcake e rivestitelo con la carta forno, versatevi all’interno il composto e infornate in forno già caldo a 180° per 45 minuti. Una volta cotto, fate raffreddare il vostro plumcake su di una gratella e servite! Se gradite, potete spolverizzarlo con dello zucchero a velo!